Serie A

Mertens dice addio al calcio: ma prima un’ultima partita

Dries Mertens ha deciso di ritirarsi dal calcio giocato, ma prima giocherà un'ultima storica partita
Dries Mertens
Dries Mertens

Si chiude una bellissima storia di calcio: Dries Mertens ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Il talento del Napoli che ha fatto brillare gli occhi di tutta Italia, dalla prossima stagione non vestirà più alcuna casacca. L’ultima annata con il Galatasaray, durante la quale ha disputato 52 partite, ha segnato 6 gol e servito 21 assist, gli consentirà di ritirarsi nel miglior modo possibile e con alle spalle la vittoria di un titolo nazionale, il decimo di una carriera straordinaria che si concluderà ufficialmente il prossimo 5 luglio, allo stadio Tehelne Pole di Bratislava, nel giorno e nel posto in cui si celebrerà l’addio al calcio di un’altra leggenda partenopea come Marek Hamsik.

Ad annunciarlo è stato lo stesso Mertens, tra le righe, in un messaggio lasciato sui propri profili social, rivolgendosi proprio al suo ex compagno di squadra, a detta sua, il più forte con cui abbia mai giocato in carriera: «Grande Marek, non vedo l’ora di giocare l’ultima partita con te. Ho smesso col calcio e per l’ultima volta metterò le scarpe solo per te, perché resti il capitano e l’uomo più forte con cui ho giocato».

I numeri di Mertens, il falso nueve e Napoli

Dries Mertens si ritira all’età di 38 anni, dopo una carriera dedicata a cinque squadre: l’AGOOV che lo ha lanciato tra i professionisti, l’Utrecht che lo ha portato nei Paesi Bassi, il PSV Eindhoven che lo ha messo in mostra al mondo intero, il Napoli con cui è diventato grande e il Galatasaray, con il quale ha vinto e ha chiuso la sua carriera. A queste si aggiunge ovviamente la Nazionale belga, con la quale ha giocato 109 volte, segnando 21 gol e diventandone un punto riferimento.

Ma tra squadre, però, Mertens verrà associato sempre a una in particolare. La casa azzurra, il napoletano e il vecchio San Paolo avranno sempre per ‘il folletto’ sapore di casa. Sono nove gli anni passati in Campania, 397 le presenze, 148 i gol segnati, più di chiunque altro, anche di un certo Diego Armando Maradona. Nel ruolo di falso nueve, scoperto da un’intuizione incredibile di Maurizio Sarri, ha costruito la sua carriera, scoprendo delle qualità che neanche lui conosceva. Gol fantastici, tecnica sublime e un’intelligenza tattica impressionante gli hanno permesso di diventare uno dei calciatori più forti nella storia del Napoli: ed è a Napoli e solo a Napoli che il suo volto sarà sempre associato.