Serie A

Milan, Conceicao: “Le motivazioni le abbiamo. Theo e Leao…”

In conferenza stampa Sergio Conceicao ha presentato la partita tra il suo MIlan e il Genoa di lunedì
Conceicao, allenatore del Milan
Conceicao, allenatore del Milan

Il Milan chiuderà la trentacinquesima giornata di Serie A in campo al Luigi Ferraris contro il Genoa. La squadra rossonera sarà chiamata a vincere non solo per confermare quanto di ottimo visto nelle ultime uscite, ma anche per cercare di entrare in una lotta Europa che recentemente ha visto gli uomini di Sergio Conceicao avvicinarsi nuovamente, nonostante la nona posizione. Le partite tra Roma e Fiorentina delle 18.00 e Bologna e Juve delle 20.45, saranno l’occasione per approfittare del passo falso di qualcuno per rosicchiare punti e regalarsi un finale di stagione ancora più emozionante. Ottenere tre punti a Genova sarà quindi vitale per evitare di restare troppo staccati e, anzi, riavvicinarsi alle prime 6 posizioni, ma nel farlo il Milan dovrà fare a meno di alcuni uomini, come confermato da Sergio Conceicao, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match.

La partita e il momento del Milan

«Il discorso che ho fatto fino ad ora è pensare partita dopo partita, cercando di migliorare certe cose, essendo ogni giorno che passa una squadra più forte; è per questo che lavoriamo. Pensiamo al Genoa e poi al Bologna. Ogni giorno che veniamo qua c’è la responsabilità di giocare per il Milan. Noi giochiamo per il Milan. Poi sappiamo che il campionato è quello che è, ma dobbiamo dimostrare tutti i giorni a chi ci vede qualità e di essere una squadra diversa da quella che spesso siamo stati. Per quello stiamo lavorando. La gestione che gli altri allenatori fanno a me non dice niente. Capello lo rispetto molto, lui ha il suo pensiero e io il mio. Noi non gestiamo niente, poi la partita non è solo degli 11 che cominciano. Pensiamo partita per partita, è quello il nostro pensiero. La formazione? La continuità e la costanza del modulo è perché lavoriamo giorno dopo giorno su questo, sull’equilibrio difensivo da avere. I giocatori cominciano anche a conoscere meglio ciò che vogliamo noi. Poi ci sono dei contrattempi che arrivano. Magari domani ci saranno degli imprevisti, tipo Jovic a Venezia. Poi io conto su tutti, fiducia a tutti loro».

I singoli

«La qualità dei giocatori del Milan la riconoscono tutti. Bisogna avere continuità. Ma parliamo di due giocatori, Theo e Leao, che hanno già dimostrato e hanno già vinto uno scudetto al Milan: sono due tra i migliori al mondo. A volte le cose non girano come dovrebbero ma conta il momento: stanno bene, conto su di loro come su tutti gli altri. Walker braccetto o esterno? Conosce entrambe le posizioni e per me è una cosa molto buona. Gimenez e Jovic hanno entrambi grandissime qualità, poi sta a me scegliere chi deve giocare. O magari tutti e due insieme. Nel calcio in un momento può cambiare tutto. Vediamo domani sera, perché può cambiare tutto. Jimenez ha qualità. È giovane, e come tutti i giovani deve lavorare sul piano del focus. Loftus-Cheek è un giocatore molto capace, è un box to box, un 8. Poi può giocare più avanti o più indietro. Fisicamente è forte, arriva molto bene nell’area avversaria. Abraham si è fermato per un problema fisico: lui, Bondo e Sottil sono out».

I clean sheet

«Si deve lavorare. Non è che col sistema si fa tutto. C’è un lavoro di squadra, lavoriamo su questo per dare continuità a questo livello. A livello offensivo la squadra ha dimostrato in tutte le partite di creare tanto. Poi l’equilibrio e la solidità difensiva ci è mancata. Stiamo lavorando su tutto questo, è importante non solo a livello di squadra ma anche sugli errori individuali che ad alti livelli non si possono commettere. Alla fine è il nostro lavoro quello di migliorare la squadra».