Milan, Theo Hernandez si sfoga: “Il mio addio? Mi hanno minacciato!”
L’addio di Theo Hernandez non è stato accusato in casa Milan come in molti si aspettavano. Il terzino francese ha lasciato il club rossonero dopo 262 presenze, 34 gol segnati e 45 assist, per trasferirsi all’Al Hilal di Simone Inzaghi in Saudi Pro League. Una decisione presa dal terzino francese non per libera volontà – inizialmente, in effetti, aveva rifiutato la destinazione – ma per un’imposizione indiretta della dirigenza. Secondo quanto raccontato dallo stesso Theo Hernandez ai taccuini della Gazzetta dello Sport, a portarlo ad abbandonare il Milan sarebbe stata la stessa società che, davanti a un’offerta da 25 milioni di euro, ha spinto affinché lui lasciasse l’Italia per l’Arabia Saudita. L’addio di Theo Hernandez, infatti, era un passaggio fondamentale del nuovo ciclo aperto da Igli Tare e da Massimiliano Allegri, un ciclo che avrebbe dovuto interrompere il filo con il passato e aprire a un futuro che, nel ruolo dell’ex Real Madrid, porta il nome di Davide Bartesaghi.
Theo Hernandez sulle polemiche al Milan
«Quando sono arrivato c’erano Massara, Boban e Maldini, il mio idolo. Ibra è un top, ma dopo Paolo è cambiato tutto in peggio» – racconta Theo Hernandez facendo riferimento al suo post polemico d’addio al Milan – «So che ho commesso degli errori, come le espulsioni con la Fiorentina o col Feyenoord, ma siamo umani. Non ero sereno mentalmente e avrei potuto fare meglio, ma i tifosi sanno chi è stato Theo al Milan. Aggressioni? Finalmente ho l’occasione di parlarne: c’è chi vuole rovinarti la vita e la carriera. Sono stato male nel leggere certe cose, ma la mia famiglia sa che non è vero. Il cooling break con Fonseca è stato ingigantito. Io e Leao eravamo entrati da poco e siamo rimasti lì. Dicevano che non avessimo un bel rapporto con gli allenatori, ma non era vero. Io andavo d’accordo anche con Conceiçao. Lui era autoritario, ma la gente parlava a vanvera».
Theo Hernandez sull’addio
Sul suo addio e sul trattamento riservatogli dal Milan, Theo Hernandez ha detto: «Avrei meritato un trattamento migliore. Non me l’aspettavo. Alcuni compagni mi spingevano a restare, ma quando un dirigente ti chiama e ti dice ‘se resti qui ti mettiamo fuori rosa’ io che cosa posso fare? Cerco altro. Al mio agente ho sempre detto di non dirmi nulla, in Italia avrei giocato solo nel Milan. Mi sono sentito spaesato. L’anno scorso io e Calabria ci presentammo a Milanello con la maglia di Paolo, a qualcuno non andò bene. Hanno strappato una bandiera per nulla. A parte Ibra, la mancanza di milanismo di sente».