Napoli, Lukaku a cuore aperto: “Mi avevano dato per morto, ma qui sono rinato”

Romelu Lukaku viene descritto come un vero e proprio totem del calcio, un giocatore capace di imporsi anche solo con la sua presenza. Nonostante porti ancora negli occhi le delusioni del passato, ha conservato una mentalità vincente, la stessa che lo ha guidato al trionfo con il Napoli. A suo dire, è proprio grazie all’affinità con Antonio Conte che riesce a dare il meglio. Lukaku infatti, in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, ha sottolineato come Conte, con la sua filosofia di lavoro e la sua visione tattica, sia in grado di valorizzarlo al massimo, come fecero in passato anche altri tecnici che hanno segnato la sua carriera.
Sull’arrivo di De Bruyne
Ha rivelato di aver avuto solo un ruolo marginale nell’arrivo di Kevin De Bruyne, limitandosi a un paio di telefonate per trasmettergli l’ambizione del progetto Napoli. Lukaku poi condiviso l’opinione del suo allenatore secondo cui, con lo scudetto sul petto, si parte favoriti, pur sottolineando che ogni stagione è una nuova storia. Rispetto al Lukaku del 2019, si è definito più maturo, più consapevole tatticamente e più generoso, anche se continua a essere in grado di fare la differenza fisicamente.
Tra Napoli e Inter
Lukaku ha ammesso che Napoli ha rappresentato per lui una sorta di rivincita personale, perché molti avevano dubbi su di lui, ma era certo di poter ottenere qualcosa di speciale. Tornando sulla finale di Champions persa con l’Inter, ha confessato di averla vissuta molto male e che per un anno ha evitato di parlare pubblicamente per non alimentare polemiche. Oggi preferisce concentrarsi sul presente e sul ritorno del Napoli nella massima competizione europea.
Su Lucca al Napoli
L’attaccante belga ha dato un voto positivo alla sua prima stagione in azzurro, anche se da sé stesso si aspettava di più: 14 gol e 10 assist sono un buon bottino, ma sente di poter alzare ancora il livello. Nonostante l’età, è convinto che ci sia sempre margine di miglioramento. Lukaku ha anche raccontato di stare aiutando Lorenzo Lucca a inserirsi, spiegandogli i movimenti richiesti dal gioco di squadra, come già fa con altri compagni.