Palladino rompe il silenzio: “Ecco perché ho lasciato Firenze”

L’uscita di scena di Raffaele Palladino dalla Fiorentina ha lasciato tutti con un interrogativo: perché un allenatore in crescita, reduce da una stagione positiva, ha deciso di lasciare un progetto che sembrava solido? Ora, il tecnico rompe il silenzio e svela la verità. Non si è trattato di soldi o di un’altra panchina già pronta, ma di una “diversa visione” che ha reso impossibile la convivenza.
Il puzzle rotto
In un’intervista esclusiva, Palladino ha spiegato il suo drammatico divorzio con la società. “Io intendo il calcio come un puzzle, e tutti i pezzi si devono incastrare per funzionare”, ha dichiarato. “Sono orgoglioso del lavoro fatto, ma non c’erano più le condizioni per andare avanti. Idee e visioni troppo differenti”.
La rottura non è stata impulsiva. Il tecnico ha rivelato che la sensazione di un rapporto al capolinea lo accompagnava da tempo, anche quando, il 7 maggio, la Fiorentina aveva attivato la clausola per prolungargli il contratto. “Sul momento mi aveva fatto piacere, ma ragionando a mente fredda, sentivo che restare non era più possibile. E questa sensazione me la portavo dentro da un po’”.
La scelta di Palladino è stata di pura coscienza. L’ex allenatore viola ha smentito categoricamente le voci su altre trattative: “Non sono mai stato legato a soldi e contratti. Non avevo nulla quando ho deciso di lasciare la Fiorentina, e il tempo lo ha dimostrato. Anzi, per una settimana non ho nemmeno risposto ai messaggi”. Un addio che, oggi, ha finalmente una spiegazione.