Serie A

Serie A, altro tonfo Fiorentina: il Lecce passa al Franchi, Pioli a rischio

Finisce con una sconfitta anche la decima giornata di Serie A per la Fiorentina, ancora a secco di vittorie in questa stagione
Fiorentina, Serie A
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Altro giro, solito copione. Poco gioco e nessun risultato per la Fiorentina, che nella decima giornata di Serie A cade in casa contro il Lecce e probabilmente condanna il destino del proprio allenatore. Buon successo invece per la squadra di Di Francesco, che allontana la zona retrocessione.

Il primo tempo

Inizia bene la Fiorentina, ancora a caccia della prima vittoria arrivati alla decima giornata di Serie A. Il Lecce però regge e anzi prova a farsi vedere dalle parti di De Gea. La squadra di Pioli si innervosisce: ammoniti al quarto d’ora sia Nicolussi Caviglia che Fagioli. Ne approfittano allora i ragazzi di Di Francesco, bravi a sfruttare un cross di Morente al 23’: in corsa e sotto porta Berisha non deve fare altro che appoggiarla in rete. La Viola prova a reagire ma senza particolare convinzione, al termine del primo tempo e dopo il giallo anche per Veiga la squadra lascia il campo bersagliata da una pioggia di fischi. 

Il secondo tempo

Prova subito a dare la scossa Pioli: dentro Gudmundsson, Sohm e Mandragora per Nicolussi Caviglia, Fagioli e Ndour. Le mosse però non sorridono alla Fiorentina e allora dopo un’ora di gioco va dentro anche Piccoli per Dzeko. I padroni di casa provano di forza, Kean però non riesce a incidere e al 66’ viene ammonito. Di Francesco inserisce in rapida successione Pierotti e Maleh per Banda e Berisha, mentre Fazzini per Comuzzo è l’ultimo cambio della Fiorentina. La squadra di Pioli trova troppo tardi un principio di reazione:al 79’ Falcone salva sulla linea un tiro di Kean, cinque minuti più tardi Ranieri conquista un calcio di rigore che viene però revocato al Var, con tanto di giallo per il difensore della Fiorentina. Camarda e Kaba per Morente e Stulic sono le ultime mosse del Lecce, che al triplice fischio porta a casa i tre punti e condanna Pioli.