Valentina De Laurentiis e l'”H” sbagliata sulla maglia del Napoli: “Vorrei che fosse un esempio”

Valentina De Laurentiis non è solo la figlia del presidente Aurelio e membro del Consiglio d’Amministrazione del Napoli, ma è anche il cuore creativo dietro le maglie ufficiali e la linea di abbigliamento del club. A Dimaro, durante il ritiro estivo, lavora fianco a fianco con lo staff nello store dello stadio di Carciato, tra scaffali e magazzino, confezionando prodotti e consigliando i tifosi. Un impegno quotidiano vissuto con semplicità, che conferma la sua attitudine concreta e il suo approccio sempre diretto.
L’errore sulle maglie diventato umano
Nelle ultime ore, però, è emersa una storia che racconta molto più di un semplice errore tipografico. Sulle nuove maglie ufficiali è stato segnalato un errore nella parola inglese “authentic”, stampata in modo errato come “autenthic”. Un dettaglio che è subito diventato virale, ma Valentina ha deciso di non nascondere l’errore né di correggerlo nelle future produzioni. Anzi, ha scelto di farne un simbolo: “Potrei giustificarmi o sistemarlo, ma preferisco lasciarlo com’è. È un’occasione per trasmettere un messaggio importante: chi lavora può sbagliare“, ha dichiarato. “Quel refuso racconta qualcosa di reale. Vorrei che fosse un esempio per i giovani che spesso hanno paura di agire per timore di essere giudicati. Sbagliare è parte del cammino. L’importante è imparare e rialzarsi. Proprio come fa Napoli da sempre”.
Progetto unico in Europa
Dietro il progetto delle maglie c’è una rivoluzione silenziosa. Il club partenopeo è l’unico in Europa a produrre in proprio le divise, in partnership con EA7, il brand di Giorgio Armani: “Tutto è nato da una visione coraggiosa di mio padre. All’inizio sembrava un’impresa impossibile e invece in quattro anni abbiamo moltiplicato il fatturato per cinque. Un risultato ottenuto grazie a un lavoro collettivo”. L’evoluzione commerciale del Napoli è stata trainata anche dalla direzione di Tommaso Bianchini, scelto dall’amministratore delegato Andrea Chiavelli. Dal 2022 al 2024 i ricavi da merchandising e biglietteria sono raddoppiati e il club ha saputo rafforzare la propria identità napoletana aprendosi al mondo con brand globali. Tra questi, Coca-Cola: nessun altro club europeo ha il suo logo sulle divise d’allenamento.