Serie B

Brescia, non è finita: “Ricorreremo in ogni sede”

Dopo la penalizzazione il Brescia annuncia battaglia per scongiurare la retrocessione in Serie C: "Ricorreremo in ogni sede".
Brescia, non è finita: "Ricorreremo in ogni sede"

Il Brescia ha voluto fare chiarezza con una nota ufficiale, smentendo categoricamente le informazioni riportate in alcuni articoli recenti riguardanti la presunta comunicazione ricevuta dalle autorità fiscali a marzo. Il club ha infatti precisato di non aver ricevuto alcun avviso dall’Agenzia delle Entrate nel mese di marzo, subito dopo la scadenza dei pagamenti fissata al 16 febbraio, data che avrebbe potuto causare un drastico stravolgimento della classifica di Serie B e portare la squadra a rischiare la retrocessione in Serie C. La società ha invece ricevuto una comunicazione ufficiale solo a maggio, relativa ai problemi sui crediti d’imposta utilizzati per il pagamento dei debiti.

Nel comunicato, il Brescia ha risposto con fermezza e decisione a quanto scritto nel quotidiano La Gazzetta dello Sport il 23 maggio 2025 e ripreso da altre testate, precisando che le informazioni riportate sono errate e fuorvianti. In particolare, la notizia secondo cui il club sarebbe stato avvisato a marzo di irregolarità è stata smentita, con il Brescia che ha fatto sapere di aver ricevuto solo il 9 maggio uno “schema d’atto” dall’Agenzia delle Entrate. Si tratta di un atto preliminare che non costituisce una contestazione formale, ma un’informativa che apre un contraddittorio con l’autorità fiscale.

Il Brescia, tramite i propri legali, ha già risposto in modo tempestivo, presentando osservazioni tecniche e dichiarando la propria disponibilità a risolvere ogni eventuale contestazione, anche per quanto riguarda i diritti restitutori derivanti da un danno subito da parte di un altro soggetto. Il club ha inoltre sottolineato che, contrariamente a quanto riportato, è in regola con il pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps, e ha già avviato le azioni necessarie per tutelarsi in relazione ai crediti acquistati e contestati dal Fisco.

La società ha quindi invitato le testate giornalistiche che hanno ripreso la notizia errata a rettificare quanto scritto, precisando che sta già affrontando la questione con serietà e in modo conforme alle leggi vigenti.