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Kings League, Frenezy: “Voglio gli Alpak al Mondiale. Se ci riusciamo…”

Il presidente degli Alpak, Frenezy, ha parlato del commino in Kings League della squadra e dell'obiettivo di quest'anno
Frenezy, presidente degli Alpak, Kings League
Frenezy, presidente degli Alpak, Kings League

Gli Alpak in Kings League hanno un obiettivo preciso in vista dell’ultima giornata, quello di accedere subito ai quarti di finale della competizione, bypassando il prossimo turno previsto per tutti i club che si piazzeranno in classifica tra la 7° e la 10° posizione, costretti quindi a scendere in campo per i play-in. Attualmente settimi in classifica, l’obiettivo dista solo due misure, ma per poterlo raggiungere saranno chiamati a vincere l’ultima sfida contro i Black Lotus e sperare in un passo falso dei Boomers o degli Zebras, attualmente sopra e che se la vedranno rispettivamente contro Caesar e Gear 7. Nel frattempo, a quattro giorni dalla partita – in programma lunedì alla Fonzies Arena di Milano, alle ore 18.00 – ai microfoni di Tuttomercatoweb.com è intervenuto il presidente degli Alpak, Frenezy, che partendo dalla sua carriera ha poi raccontato l’approdo in Kings League.

Gli inizi e la carriera di Frenezy

«Prima di tutto era Frene, poi Frenezy, visto che andavano molto i nomi inglesi. Mi chiamavo così quando giocavo all’inizio a Call of Duty. Poi quando è iniziato ad andare in voga Instagram ho visto che quel nome era occupato, perché veniva utilizzato all’estero. Quindi ho deciso di mettere questa K davanti al nome e durante il Covid, quando il nostro molto è esploso, anche su Twitch, tutti hanno iniziato a chiamarmi solo K. Nel 2008 ho iniziato a giocato a giocare a Call of Duty e ho conosciuto Zano e Blur. Abbiamo iniziato a giocare e abbiamo aperto dei canali. Blur poi ha iniziato a fare altri video e ognuno di noi ha percorso poi la propria strada. Ho aperto il canale YouTube nel 2010, poi nel 2016 è partito tutto».

L’arrivo in Kings League e il cammino degli Alpak

«Ho sempre parlato di sport, sono tifoso della Juventus e ho fatto una bellissima esperienza con la squadra, viaggiando con loro verso Napoli. Il calcio l’ho sempre portato nei miei canali social. Poi è stato deciso di prendere i creator più famosi ed è stato meritato il mio coinvolgimento. Credo che se la Kings League oggi è in Italia l’80% è merito di Blur. I suoi numeri sono stati notati da Pique che ci ha poi coinvolti. L’obiettivo è andare al Mondiale. Dobbiamo vincere lunedì e poi vedremo. Penso che sarebbe una cosa bella andare in Francia con tutta la squadra e tutti io ragazzi. Vogliamo mantenere il gruppo per i Mondiali perché poi cambierà tutto, con il nuovo draft. Marin e Rossi? Sono tutti giocatori chiave. Ogni giocatore è indispensabile, anche chi gioca 2 minuti».

Il primo rigore presidenziale e la scommessa persa

«Ci tenevo tantissimo a segnare il primo rigore, contro Blur. Sono stato molto contento. Per il resto il giorno prima o il giorno stesso decido di fare questi show perché credo che la Kings League sia anche intrattenimento. Non dovrebbe essere solo competizione, altrimenti rischierebbe di risultare noiosa. I capelli rasati in campo? In realtà dovevo rasarmi in caso di viaggio in Francia. Ma l’ho fatto lo stesso, quindi devo pensare a un’altra cosa da fare nel caso in cui raggiungessimo l’obiettivo».

Il tifo per la Juve

«Mi aspetto che il gruppo cerchi di raggiungere la qualificazione Champions per trovare una quadra il prossimo anno. Serve pazienza, abbiamo vinto 9 anni di fila e questo momento traballante ci sta. La squadra va sempre sostenuta. Juve in Champions o Alpak in Francia? Gli AlpaK in Francia. Ho provato emozioni bellissime in Kings League. Vivere determinate cose è diverso. Poi che c’entra, se dovessero arrivare tutte e due le cose sarebbe ancora meglio».