Kings League, i rigori presidenziali della 2° giornata di KL Cup: il riepilogo
Il mondo della Kings League Lottomatica.sport Italy è tornato a vestire i panni di protagonista nel calcio e lo ha fatto con la Kings Cup Italy: la competizione dalla durata di poco più di un mese che porterà una delle dodici squadre partecipanti a giocare per il ruolo di ‘club più forte del Vecchio Continent’ contro la vincitrice dell’edizione spagnola e quella dell’edizione tedesca. Dopo una prima giornata sorprendente per molti versi, la seconda di giovedì 24 ottobre non ha deluso le aspettative, regalandoci partite emozionanti e risultati inattesi. Si è ridotto notevolmente il numero di partite terminate agli shootout, con i descalado che sono diventati centrali, ma senza mai aprirsi a una clamorosa rimonta. A fare la differenza, come sempre, è stata la qualità dei singoli, soprattutto di quei nomi di cui avevamo memoria già dalla stagione precedente e che non hanno deluso le aspettative, almeno la maggior parte. Oltre a loro, però, sull’esito dei match hanno avuto un’incisività importante anche i rigori presidenziali. Quella regola che permette ai presidenti delle dodici squadra squadre di lasciare il box sugli spalti per presentarsi dal dischetto e aiutare la propria squadra a ottenere la vittoria o, in caso di esito negativo della conclusione, danneggiarla favorendo, al contrario, l’avversaria. Nelle sei partite giocate non c’è stato l’en plein. Molti presidenti hanno deciso di tirare, spesso confermando le sensazioni, altre volte deludendo i tifosi.
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Kings League | Il recap dei rigori presidenziali nella seconda giornata di KL Cup
La prima novità arriva dalla partita delle 17.00 tra gli Underdogs e i Gear 7. Ancora assente Mirko Cisco, in tribuna per i neroverdi c’è Flokox che, però, questa volta decide di non usufruire del rigore presidenziale. L’errore al primo turno ha probabilmente avuto un peso psicologico sul nuovo volto degli Underdogs che non ha risposto, quindi, alla rete messa a segno da Manuuxo. Si presentano entrambi i presidenti, invece, nel corso della sfida tra gli Alpak e i Caesar, ma senza incidere sul 6-2 finale. Frenezy, infatti, sbaglia clamorosamente, ma non evita la vittoria dei suoi, En3rix segna ma non sposta gli equilibri. Situazione simile, seppur più rischiosa, quella vissuta nella partita tra D-Power e Zebras. Al 27′, con la sua squadra sotto di due gol, Luca Campolunghi si è preso la responsabilità di calciare il rigore presidenziale, gonfiando la rete e accorciando le distanze. Pochi minuti dopo Diletta Leotta ha provato a emularlo, ma senza successo. Per sua fortuna alla fine i D-Power si sono imposti agli shootout. Calcia solamente Blur il rigore presidenziale nella partita vinta dagli Stallions contro i Boomers. Il presidente degli stalloni è impeccabile dal dischetto e regala una rete ai suoi uomini. Dexter non si presenta, invece, al posto dell’assente Fedez.
Kings League, i rigori presidenziali della 1° giornata di KL Cup: il riepilogo
Kings League | Marzaa come Dovbyk, la nonna di Grenbaud talismano sfortunato e Moonryde ‘imparrucca’ Picci: la follia dei rigori presidenziali in KL Cup
Ci sono, però, due partite che meritano una menzione a parte. Ha del clamoroso, infatti, quanto avvenuto nella partita tra Zeta e TRM, anche in quest’occasione senza determinare, però il risultato. Il primo dei presidenti a presentarsi dal dischetto è ZW Jackson che, approfittando delle sue abilità calcistiche, non ha sbagliato e ha segnato il primo dei 3 gol della sua squadra. Nove minuti dopo è stato anche il momento di Marzaa che, dopo il fischio dell’arbitro, ha calciato una conclusione lenta e centrale bloccata dal portiere avversario. Un’occasione sprecata, anzi, una prima occasione sprecata. Dopo l’intervento del VAR, infatti, l’arbitro ordina la ripetizione del rigore. Marzaa si ripresenta, calcia meglio, ma ancora una volta ci sono le mani del portiere avversario a evitare il gol.
C’è stato, invece, da divertirsi nell’ultima partita di giornata, soprattutto in sede di rigori presidenziali. Il primo a calciarlo è Grenbaud che fa scendere in campo la nonna come presentatrice del penalty. La signora, con indosso la maglia dei Circus, posiziona il pallone e fa spazio al nipote che, però, calcia alto. A rispondergli, in modo perfetto, è però Moonryde. Il presidente dei BigBro segna il secondo rigore presidenziale consecutivo e, dopo la realizzazione, mette in testa a Picci una parrucca dando vita a un divertente siparietto.