Kings League, la storia di Marin, capitano degli AlpaK: “Mi sento di nuovo vivo”

Un campo sterrato in Romania, un pallone tra le case e l’innocenza di un bambino. È iniziata così, per gioco e lontano dai riflettori, la storia di Vlad Marin, attuale capitano degli Alpak in Kings League. Il classe 1995 ha rilasciato una lunga e toccante intervista a gianlucadimarzio.com in cui ha rivelato che da piccolo viveva con la nonna in campagna, mentre la madre era già in Italia. Le prime partite improvvisate per strada, poi il trasferimento a Roma, dove ha iniziato a giocare nel Pomezia e da cui poi, a soli 11 anni, viene prelevato dalla Lazio.
Dalla Lazio di Inzaghi all’Inghilterra
Nelle giovanili biancocelesti cresce sotto la guida di Simone Inzaghi, che lo fa esordire anche sotto età con la Primavera. Comincia a farsi notare e arrivano i primi osservatori stranieri da Chelsea e Manchester City, che si muovono per lui. Nonostante qualche dubbio iniziale, Vlad accetta di trasferirsi a Manchester e vola in Inghilterra. Si ritrova ad allenarsi spesso con la prima squadra e incontra campioni del calibro di Dzeko, Tevez, Kompany e Silva. Ma c’è un problema: senza cittadinanza italiana, non può firmare un contratto da professionista.
Juventus, Roma e i primi ostacoli
Dopo un confronto con Patrick Vieira, Vlad torna in Italia e approda nella Primavera della Juventus, ma fatica a trovare spazio. Racconta con ironia un incontro casuale con Tevez, anche lui appena arrivato a Torino sempre da Manchester: “Mi ha detto: ‘Ma che fai, mi segui?’”.
Voleva solo giocare, così accetta di trasferirsi in prestito alla Roma. “Da tifoso laziale può sembrare strano, ma lì mi sono trovato benissimo”, ricorda. Nonostante buone prestazioni, però, non viene riscattato.
Inizia così un periodo complicato: Serie C con Messina e Rimini, un’esperienza in Belgio e poi la rottura del crociato. Un anno e mezzo di stop, operazioni, riabilitazione, e la Juve che non rinnova il contratto. Passa dal Cuneo a un ritiro con il Foggia, fino ad arrivare a casa, da solo, durante il Covid.
La rinascita in Kings League
Ed è qui che arriva la svolta, quasi per caso. Sta giocando alla PlayStation con un amico che lo iscrive, all’insaputa di Vlad, al draft della Kings League. Passano i giorni e solo per curiosità il calciatore controlla la cartella spam della sua mail: la convocazione era lì da una settimana e non se ne era accorto. Parte così per un provino a Milano, poi vola in Messico per il Mondiale con gli Stallions. “Mi ha fatto tornare a sentirmi vivo, come ai tempi del professionismo”, racconta.
La Kings League non è solo un torneo, ma un nuovo inizio. Vlad decide di abbracciare il progetto, lasciando il calcio a 11: “Voglio continuare a divertirmi, senza pormi limiti. Questo ambiente mi piace moltissimo”.
L’Italia e gli Alpak
Partecipa alla Kings World Cup Nations con la maglia dell’Italia, da capitano. Non è andata come sperava: “Eravamo contratti mentalmente, ma da lì bisogna ripartire”. Ora è uno dei protagonisti della Kings League Lottomatica.sport Italy, con gli AlpaK di KFrenezy. “Sono stati i primi a scegliermi, ma per gli Stallions giocherei anche gratis. Blur per me è un amico, gli voglio bene”.
Tra amicizie nuove, streaming su Twitch con Andrea Tarasco e partite cariche di adrenalina, Vlad si gode il suo presente. “Gelsi lo conosco da tre mesi e ora siamo sempre insieme. In campo battagliamo, ma fuori siamo un grande gruppo”.