Formula 1, caos Ferrari a Miami: le parole di Hamilton, Leclerc e Vasseur 

Sprofondo Ferrari nel Gran Premio di Miami di Formula 1. Mai pericolose e sorpassate anche dalla Williams nella classifica delle forze in lotta, le monoposto di Maranello hanno fatto fatica in una gara che ha visto anche tante scintille tra i due piloti e il muretto box. Proprio di questo hanno parlato Vasseur, Leclerc e Hamilton a fine gara.

Leclerc

Queste le parole di Charles Leclerc: «Ci sono cose che è meglio affrontare col team, lo faremo oggi. Ma è una domenica molto difficile, ero tanto arrabbiato, ho provato ad aprire la radio il meno possibile. È stato difficile. Penso che da quattro gare, compresa questa, che dico che stiamo facendo il massimo con questa macchina. Prima c’era qualcosa di più, in questo weekend non ce n’era proprio. Dobbiamo capire perché, mi è mancato feeling positivo ma non siamo abbastanza veloci. Io credo sempre in questa macchina, ma dopo una giornata così la frustrazione è alta. Ma ci crederò fino alla fine e ce la metterò tutta. Dobbiamo essere migliori e migliorare la macchina, oggi è stata una gara così».

Vasseur

Così invece il team principal Fred Vasseur: «La McLaren era su un altro pianeta oggi. Credo il nostro passo fosse paragonabile a quello di Red Bull e Mercedes. Non ho la sensazione di aver trovato il miglior bilanciamento possibile, ieri abbiamo faticato con la nuova mescola. Abbiamo fatto il miglior tempo con le gomme usate. Dobbiamo lavorare per migliorare i problemi, oggi eravamo lontani da McLaren ed è palese. Oggi penso abbiamo preso le decisioni giuste in gara: lo swap è stato fatto in base al regolamento interno, poi c’è stato un altro scambio. Non è mai facile, ma i piloti hanno obbedito. A Imola ci saranno aggiornamenti, ma non penso dipenda da questo: penso sia questione di trovare il miglior compromesso. Abbiamo un piccolo passo a Imola e uno a Barcellona, ma ora dobbiamo mettere tutto insieme». 

Hamilton

Queste, infine, le parole di Lewis Hamilton: «La gara? È stato frustrante, ma non direi che non ero contento. Ma non era chiaro cosa volesse fare la squadra, non era la situazione giusta. Io avevo una gomma più veloce, la macchina mi dava buone sensazioni ma abbiamo perso troppo tempo. Charles aveva la gomma che avevo avuto prima io e stava faticando, ho perso tanti secondi. Ci hanno messo tantissimo tempo per prendere una decisone».