Formula 1

Formula 1, Tsunoda fa la spia: le scelte dei commissari dopo il Canada

Finale di gara acceso in Formula 1: cosa è successo dopo la bandiera a scacchi nel Gran Premio del Canada
Yuki Tsunoda (Getty Images)

Non è terminato con la bandiera a scacchi il Gran Premio del Canada di Formula 1. Dopo la vittoria di Russell, autore di un weekend da sogno con la sua Mercedes, sono stati tanti i temi che i commissari hanno dovuto affrontare, a partire dalla doppia protesta Red Bull proprio nei confronti del vincitore di giornata. Protesta, questa, che è stata respinta e che ha quindi lasciato Verstappen in seconda posizione. Ma non finisce qui.

Tsunoda fa la spia

Sempre rimanendo in casa Red Bull, infatti, ha fatto sorridere il siparietto messo in piedi da Yuki Tsunoda: il giapponese ha vissuto un weekend difficile, non trovandosi mai a proprio agio durante il Gran Premio del Canada di Formula 1. Tuttavia, al termine della gara e con la Safety Car ancora in pista ha segnalato al proprio ingegnere come molti piloti avessero effettuato dei sorpassi, chiedendo a gran voce una penalità simile a quella ricevuta proprio dal giapponese durante il sabato.

La decisione della FIA

Sotto la lente di ingrandimento dei commissari sono quindi finiti Kimi Antonelli, terzo alla bandiera a scacchi, Oscar Piastri, Charles Leclerc, Esteban Ocon, Pierre Gasly e Lance Stroll. Tutti questi piloti avrebbero effettuato sorpassi con la Safety Car ancora in pista, ma a bandiera a scacchi già sventolata. Da qui, anche a causa di norme poco chiare nel regolamento, la scelta di non infliggere penalità nei tempi o in termini di punti sulla Super Licenza: per loro solo una reprimenda ufficiale, che non ha conseguenze di alcun tipo sulla classifica finale.

Penalità Norris

L’unica penalità di giornata, almeno per quanto riguarda il post gara, è andata quindi a Lando Norris. L’inglese, che non ha terminato la gara dopo aver tamponato il compagno squadra Piastri, è stato penalizzato con cinque secondi nel Gran Premio del Canada di Formula 1. Una penalità inutile ai fini della classifica e quindi puramente simbolica, avendo l’incidente causato danni solo al colpevole e non al compagno di squadra in McLaren.