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MotoGP, Bagnaia: “Io e la Ducati siamo uniti. Balaton Park…”

In vista della gara di Balaton Park, in programma il prossimo fine settimana, Pecco Bagnaia ha fatto chiarezza sul suo rapporto con Ducati
Pecco Bagnaia, MotoGP
Pecco Bagnaia, MotoGP

Il fine settimana in terra austriaca ha lasciato qualche strascico. Le parole di Pecco Bagnaia hanno allarmato casa Ducati, con il pilota torinese alla ricerca di spiegazioni dopo l’ennesimo flop di una moto che lo ha portato a perdere 12 secondi rispetto all’anno precedente, su un circuito dove Bagnaia era sempre stato dominante. La frustrazione per i mancati risultati ha spinto Bagnaia a polemizzare sulla mancanza di chiarezza da parte del suo team, prima di ritrattare qualche giorno dopo. In vista del weekend in Ungheria, sulla particolare e insidiosa pista di Balaton Park, Bagnaia è tornato a parare ai microfoni di Sky Sport, nel tentativo di fare un passo indietro verso Ducati. Pecco ha parlato del suo umore e dell’unione che lo lega alla casa italiana, cercando di far rientrare le voci che già parlavano di una separazione al termine della stagione.

Balaton Park e il rilancio di Bagnaia

«Balaton Park è una pista nuova, siamo venuti un mesetto fa a provarla con la Panigale e abbiamo sicuramente un vantaggio su altri piloti che non l’hanno mai vista. Questo vantaggio durerà per le FP1 e un po’ per le Pre-qualifiche. Avrebbe fatto comodo avere qualche minuto in più, magari allungando le sessioni di prova visto che è un circuito nuovo: però con il quantitativo di gomme non saremmo riusciti a sfruttarlo al 100%. Quindi va bene lo stesso e proveremo ad adattarci il più velocemente possibile. Essendo un circuito nuovo, è una di quelle situazioni in cui tocchi il meno possibile la moto e cerchi solo di adattarti facendo più giri possibile. Siamo pronti, alla fine è un circuito completamente diverso dal solito. Bisognerà vedere come provare ad adattarci in un circuito così piccolo. Se è adatto alla MotoGP? Adatto o no lo sapremo venerdì, sicuramente è molto piccolo. Bisognerà vedere se riusciremo a starci o no».

I problemi e il rapporto con Ducati

«A Pecco non sta succedendo niente in realtà (ride, ndr). C’è poco da dire, ci sono diverse difficoltà. Sono 7 mesi che non riesco a trovare il potenziale e a utilizzare questa moto come vorrei. Stiamo andando avanti in diverse direzioni per cercare una quadra: non è facile, ma la situazione è questa. Se ho parlato con Dall’Igna e con gli ingegneri? Ho sempre confronti con loro dopo ogni weekend di gara. C’è poco da dire, si è in difficoltà tutti insieme, si cerca di trovare tutti quanti una soluzione. Ci sono dei problemi che ci portiamo avanti da inizio anno, la cui soluzione ancora non siamo riusciti a trovare. Lavoreremo per farlo, alla fine sappiamo che quest’anno è partito con difficoltà, ci sono ancora ma abbiamo sicuramente il potenziale per finire più avanti possibile. Proveremo a fare anche qua un altro passo avanti. Io e la Ducati siamo tutti insieme. Immaginavo che, un po’ per colpa mia, sarebbero girate quelle dichiarazioni. Non ci si può far niente quando si arriva a fare interviste arrabbiati dopo una gara. Avere tanti giornalisti, uno in fila all’altro, che ti chiedono cosa c’è che non va e ti parlano di cose che non vanno… Bisogna essere più pacati, purtroppo essendo una persona che dice quello che pensa si fa più fatica».