MotoGP, Bagnaia: “La moto non risponde come dovrebbe!”. Poi si scusa

Una giornata drammatica, ma che non fa neanche più notizia. La versione di Pecco Bagnaia vista a Philipp Island è la stessa vista a Mandalika. La sua Ducati è crollata vertiginosamente dopo il successo a Motegi che aveva illuso di poter dare un bagliore di speranza in vista della fine del motomondiale, aveva illuso che nel box avessero trovato il bandolo della matassa, il vero problema che aveva compromesso la stagione deli pilota torinese. Bagnaia lascia il circuito senza parole. Arriva penultimo nella Sprint race, dopo esser partito dall’undicesima casella, e dietro di lui c’è solo Michele Pirro, l’altro pilota della Ducati subentrato in sostituzione dell’infortunato Marc Marquez. Un risultato pessimo per il quale Bagnaia si è scusato intervenendo ai microfoni di Sky Sport.
Il commento di Bagnaia sul risultato nella Sprint race
«È difficile da spiegare onestamente, abbiamo provato ad analizzare i dati ed è estremamente chiaro quello che succede sulla moto ma non si capisce bene il motivo. Non è la prima volta che succede quest’anno questo tipo di problema, è lo stesso che abbiamo avuto in Indonesia e in altre situazioni. Ci proviamo, alla fine è strano perché comunque tutto il weekend rispetto a Mandalika riuscivo a essere abbastanza veloce, non come i primi 2 o 3 piloti ma comunque da stare nei primi 5. Già in qualifica ho faticato abbastanza con le chiusure d’anteriore, in gara è stato proprio difficile dall’inizio: avevo tanti movimenti, tante volte ho dovuto chiudere il gas in fase di accelerazione proprio per questi movimenti. Stiamo solo analizzando i dati, cercando di capire cosa fare perché se in Giappone siamo riusciti a essere primi un motivo ci sarà. Stiamo solo cercando di scovare quel motivo lì. Qui è difficile senza una moto adeguata? È un po’ sempre così, poi qui a maggior ragione. Quando non sei più chi comanda ma sei il passeggero diventa veramente tosta. In una pista con una velocità media così alta e con così tante buche diventa ancora più difficile. Speriamo tutti quanti di riuscire a trovare la soluzione, il team sta lavorando al 100% senza sosta per provare a capire qualcosa. Anche perché comunque è un problema che ci portiamo da inizio anno e nessuno di noi vuole continuare così per le gare che restano o nel prossimo anno, quindi stiamo cercando la soluzione».
Bagnaia chiede scusa ai tifosi
«Alla fine siamo arrivati alla conclusione che non è un aspetto di setup né di elettronica, ma di qualcos’altro. Quindi stiamo cercando cos’è che non fa funzionare la moto nel modo corretto, ma è un qualcosa che è al di fuori delle capacità del team. Si sta cercando un po’ il pelo nell’uovo e non è mai facile trovarlo. È stato un momento difficile, molto complicato, nessuno se lo aspettava. La Sprint di oggi è stata abbastanza umiliante, essere lì e non poter lottare, non poter fare niente, girare 2 secondi più piano del mio stesso passo delle prove. È difficile da accettare. Fortunatamente c’è stato Motegi, dove ho potuto guidare la mia moto e sono riuscito a vincere. Sappiamo tutti quanti, team compreso, che nel momento in cui riusciamo a trovare quella quadra lì andiamo forte. Il problema è trovarla perché per qualche motivo non riusciamo a far funzionare la moto come dovrebbe. Chiedo scusa per le prestazioni perché i fan non meritano delle prestazioni così. Che sappiano che stiamo lavorando per tornare lì davanti».