MotoGP, Bagnaia: “Non sono contento. Marquez ha vinto perché…”

Non basta il terzo posto per far felice Pecco Bagnaia, soprattutto dopo una grande partenza che lo ha visto dominare i primi giri del Gran Premio d’Olanda. Ad Assen, infatti, il pilota torinese sembrava lanciato verso una potenziale vittoria, prima della rimonta subita da Marquez e Bezzecchi e aver rischiato di finire anche alle spalle di un’Acosta che, però, non ne aveva quanto lui. Sorridente è salito sul terzo gradino del podio, ma il suo stato d’animo è tutt’altro che sereno. Bagnaia è confuso: la sua Desmosedici ha potenziale, ma non riesce a farlo esplodere, a sentirla sua e questo si risente su una gara dove l’impressione è che sia mancato veramente poco per mantenere il passo della coppia lì davanti, veloce e solo apparentemente irraggiungibile. Di questo, analizzando i problemi, ha parlato proprio Bagnaia ai microfoni di Sky Sport dopo la gara.
Bagnaia sul terzo posto
«La dura all’anteriore forse avremmo dovuto sceglierla già ieri, ma le temperature erano poco propizie, questa mescola mi rende la moto più stabile e meno nervosa e riesco a guidare meglio. È un terzo posto agrodolce perché da un lato è la prima volta che potevo vincere (senza cadute altrui, ndr), dall’altra sono dieci gare che ho sempre lo stesso problema e oggi sono stato addirittura più lento dell’anno scorso. Abbiamo fatto passi avanti e speriamo di farne altri al Sachsenring anche se non è la mia pista preferita. Per me, che voglio sempre di più, accetto un terzo posto come quello di Aragon rispetto a quello di oggi. Perché eravamo più veloci e forti, e io non riesco a spingere come vorrei. Sono entrato in gara troppo tardi, mi devo prendere troppi rischi per avvicinarmi a quelli davanti e la situazione è complicata. La moto è complicata, ma dobbiamo lavorare per fare passi avanti».
Bagnaia sulle difficoltà
Bagnaia si è poi espresso anche sulle difficoltà della moto: «La moto mi limita nella staccata in ingresso, poi durante la gara sono veloce ma mi mancano i primi giri di gara perché nei primi tre sono sempre competitivo, poi ho il drop e poi torno a essere forte. Il passo c’era, qua addirittura ho pensato di vincere anche se non riesco a dimostrarlo. Do tutto, in ogni situazione, ma non ne veniamo a capo. La pista era uguale, le gomme pure, ma è la moto che non ci permette di fare quello che dobbiamo. Anche Marc era in difficoltà, ha vinto perché riesce a guidare meglio nonostante i problemi. La moto è nervosa e ne ha poco, stiamo cercando di analizzare per capire e tornare a fare il ritmo dello scorso anno».