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MotoGP, Bagnaia: “Qua molti problemi, ma può essere un’occasione”

Bagnaia ha fatto il punto della situazione dopo il primo giorno a Balaton Park
Pecco Bagnaia, MotoGP
Pecco Bagnaia, MotoGP

Tanta, troppa fatica quella fatta da Pecco Bagnaia nel Gran Premio d’Ungheria. L’inizio del fine settimana a Balaton Park è andato secondo le aspettative e, quindi, evidenziando quelle difficoltà che dall’inizio del motomondiale stanno caratterizzando il cammino del pilota torinese. Indicative le frasi durante le prequaliche rivolgendosi al team: «Faccio troppo fatica in entra di curva». Un problema evidenziato dal suo anteriore, che ballava ogni volta che provava a staccare e che gli ha impedito di girare come sperava, piazzandosi quindicesimo nelle prove libere e quattordicesimo nelle pre-qualifiche, mancando l’accesso alle Q2. Al termine di quest’ultimo, Bagnaia è intervenuto ai microfoni di Sky Sport.

Le parole di Bagnaia

«Onestamente, prima di iniziare il weekend, dopo aver provato la Panigale su questa pista ed essermi trovato bene, sapevo che con la GP25 avrei faticato, perché rappresenta molto le curve dove quest’anno sono in difficoltà. Dove devo rallentare la moto in poco spazio e farla girare ancora con i freni è dove questa moto mi mette ancora più in difficoltà. Lo sapevamo e quindi avevamo già un po’ preventivato che potesse andare così. Abbiamo provato ad entrare in Q2, ma purtroppo ho fatto un T4 pessimo all’ultimo giro, altrimenti la possibilità ci sarebbe stata. In ogni caso, di passo sono messo molto male, quindi domani mattina sarà molto importante provare qualcosa nella FP2, altrimenti è abbastanza complicata. Il lato positivo è che tra la mattina e il pomeriggio abbiamo dimezzato il gap e domattina proveremo a fare qualcosa di meglio».

Un’occasione per i problemi della moto?

«La cosa difficile è che quando hai un compagno di squadra che maschera i problemi così, è tutto più complicato, però l’appoggio della squadra è molto importante e ci stiamo lavorando per cercare di migliorare. Soprattutto su una pista come questa, che è molto complicata per noi, capire in che direzione dobbiamo andare, può essere un bel vantaggio. Migliorare la moto? La vedo dura perché comunque il DNA della moto non lo cambi. Sarebbe stato un po’ come chiedere alla GP23 di avere il freno motore che non spingesse, quindi è complicato, però possiamo trovare sicuramente un qualcosa che possa tamponare un po’ la situazione. In questi otto mesi abbiamo provato di tutto ma il risultato è stato sempre lo stesso e non mi ci sono mai trovato al 100%, quindi è complicato spingere come guido io su questa moto».