MotoGP, Bagnaia: “Sono orgoglioso! Il fumo? Non sapevo nulla…”

C’era bisogno della conferma, Pecco Bagnaia fa anche di più. Il pilota torinese replica il doppio successo dell’anno scorso e, dopo aver vinto nella Sprint race, riesce a replicare anche in gara lunga. La partenza è perfetta, il dominio sembra evidente, ma in un motomondiale in cui tutto è sempre andato storto, anche dietro ai momenti migliori c’è l’insidia che fa battere il cuore dall’ansia e fa incrociare le dita. Questo era lo stato d’animo dei fan di Bagnaia, questo era lo stato d’animo nel box Ducati quando, nella seconda metà del GP di Giappone, dallo scarico della Desmosedici del numero #63 inizia a uscire un fumo bianco che spaventa e che costringe Pecco a rallentare permettendo a Marquez, intanto secondo e lanciato verso la vittoria del nono titolo di MotoGP, ad avvicinarsi. I 4 secondi di margine che vantava però Bagnaia si rivelano un margine rassicurante, anche grazie alla sua voglia di tagliare per primo il traguardo davanti al suo rivale e compagno di team. Voglia che si vede negli ultimi giri, quando il fumo sempre più azzurro che il motore sparava fuori dalla sua moto non lo spinge ad arrendersi, ma a insistere per regalarsi un respiro di sollievo e la vittoria su un circuito a lui amico come quello di Motegi. Al termine della gara Pecco Bagnaia è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, dove ha commentato la vittoria e la sua prestazione in terra giapponese.
MotoGP, Marquez: “È la giornata perfetta! Mi sento…”
Il commento di Bagnaia sul successo nel GP di Giappone
«Mi hanno detto dopo che stavo perdendo del fumo dallo scarico. Avevo avuto solo l’impressione di uscire piano dalle curve. Dobbiamo capire cos’è successo, non so cosa sia, ci mancava solo la squalifica oggi. Non l’avrei presa molto bene. Per me è un grande peccato non aver potuto sfruttare quello che ho sempre fatto prima. Questo è il primo weekend in cui sento le cose a posto e abbiamo fatto paura. Dopo un anno così era difficile pensare di riuscire a trovare una quadra, ma oggi ho proprio goduto. Già da Misano mi diverto a guidare la moto, mi dispiace solo che sia arrivato solo ora. Sarò anche un po’ testone, ma c’è da dire che l’ultima persona che smette di credere in me sono io. Sapevo benissimo che appena sarei stato messo in condizione di star lì davanti ci sarei riuscito e questo mi rende molto orgoglioso di me stesso. Non devo paragonarmi a Marquez. Qui abbiamo dimostrato quello che siamo. Abbiamo avuto lo stesso tempo dell’anno scorso, parlano i fatti: questo è il nostro livello. Sicuramente Marc ha corso con l’idea del mondiale in testa. Le prossime sono gare amiche per entrambi, faremo il possibile: sarebbe bello lottare con lui fino alla fine».