MotoGP, Bezzecchi: “Mai stato così vicino a Marquez. Ero motivato…”

Domina per poco più di metà gara, poi paga un errore che ci può stare quando hai Marc Marquez alle spalle che ti tartassa e ti mette pressione per cinque giri consecutivi. Marco Bezzecchi non riesce nella doppietta, dopo la vittoria nella Sprint race, e nonostante una gara spettacolare non riesce a tener testa al rivale spagnolo che ha dimostrato di essere, attualmente, il più forte in circolazione. A suon di giri veloci, dopo esser stato superato da Marquez, Bezzecchi ha cercato di stargli vicino fino alla fine, arrivando a tagliare il traguardo da secondo a soli sei decimi di distanza dal ducatista, ma con sette secondi di vantaggio da Alex Marquez terzo classificato. Un ennesimo passo avanti per un pilota che si sta ritagliando un ruolo da protagonista in questa stagione e che sta rendendo umano e possibile tener testa a chi ha annientato, fin dalle prime curve, questo motomondiale.
Il commento di Bezzecchi sulla gara
«Sono contento, perché ho dato veramente tutto quello che avevo. Chiaramente sono un po’ dispiaciuto perché volevo vincere: abbiamo fatto un passo eccezionale, se per le Ducati è più scontato per noi è stato qualcosa di incredibile. Devo essere contento e lo sono, anche se quando sei lì e lo vedi davanti, alla fine un po’ ti tira il c**o. È chiaro che Marc è forte, in questo momento è il più forte. Lo dimostrano i punti in campionato e le gare che vince. Però bisogna crederci, perché sennò cosa veniamo a fare?“. Ero motivato perché è un weekend dove abbiamo lavorato particolarmente bene e potevo essere competitivo. Forse è la gara in cui sono stato più vicino a lui: sono riuscito a star lì nonostante qualche piccolo errore, visto che facevo sbagliare un po’ anche lui. Questo per me è stato super motivante durante la gara: ero un po’ impiccato, ma anche lui stava faticando»
Il duello con Marquez
«Da dietro vedevo che in certi punti lui aveva molta trazione. Noi forse soffriamo un po’ di più sotto il punto di vista della stabilità nelle parti dove devi essere veloce ma rimanere un po’ piegato, per esempio l’uscita della Quercia e l’uscita del Tramonto. Io ho una gran confidenza sul davanti e quindi mi butto nel veloce, però in uscita siamo più in difficoltà a controllare bene la moto, e quando cala la gomma soffriamo di più».