MotoGP, Marquez dovrà operarsi? Le condizioni del campione del mondo

Inizia nel peggiore dei modi la vita di Marc Marquez da campione del mondo in carica. Dopo le cadute in Indonesia durante prove libere e pre-qualifiche, il pilota spagnolo è vittima in gara lunga di un incidente con Marco Bezzecchi. Il #72 non riesce a controllare la propria traiettoria e, con la gomma anteriore, tocca il posteriore di Marquez che cade a terra e rotolo rovinosamente e più volte sulla ghiaia. L’urto è forte ed è necessario l’intervento dei sanitari per poterlo portare al di fuori del circuito. Tornato nel box il ducatista è subito salito in sella al motorino che lo ha portato al centro medico dove è stato sottoposto a degli esami strumentali.

Le condizioni di Marquez

A render note le condizioni di Marc Marquez dopo la caduta sono stati il dottor Charte e il team manager di Ducati, Davide Tardozzi. Charte ha spiegato che dalla prima radiografia svolta sarebbe visibile una piccola frattura alla clavicola destra. Per avere novità più approfondite Marquez dovrà partire alla volta di Madrid dove, nelle prossime ore, sarà sottoposto a una TAC che servirà per valutare se sarà necessaria un’operazione o se il recupero potrà avvenire senza andare a toccare nuovamente la spalla già operata in passato.

Il commento di Marquez sull’infortunio

Nel frattempo, lo stesso Marquez ha commentato quanto avvenuto intervenendo ai microfoni di Sky Sport: «Ora dobbiamo capire cosa ci diranno a Madrid, ma sembra che il legamento della clavicola o è rotto o la clavicola è lussata. Non è il miglior modo per festeggiare la vittoria del campionato, ma così sono le gare. Marco è già venuto a chiedere scusa: una volta succede a me, una volta a un altro. Questa è la MotoGP. Sono contento perché è il braccio destro, ma la clavicola non dovrebbe aver causato problemi a quello che ho dentro. Se andrà operata? Vediamo. Questa notte volo a Madrid e capirò quello che mi dice il dottore, poi cercherò di tornare ma senza andare oltre i limiti che mi impone il dottore».