MotoGP, si allungano i tempi di recupero di Marquez: sale la preoccupazione
Marc Marquez sembrava esser riuscito a scongiurare l’operazione dopo l’infortunio alla clavicola accusato a Mandalika per un contatto con Marco Bezzecchi. La scorsa settimana, però, da Ducati è arrivata la comunicazione che in pochi si aspettavano: «Dopo un controllo per l’infortunio alla scapola destra, Marc Marquez è stato sottoposto con successo a un’operazione presso l’Ospedale Ruber Internacional di Madrid, in Spagna. Lo stesso team medico che lo aveva visitato sette giorni prima ha riscontrato che la frattura del coracoide e la lesione legamentosa non mostravano sufficienti segni di stabilizzazione dopo una settimana di immobilizzazione. Pertanto, dato il rischio di instabilità residua, si è deciso di procedere con un intervento di stabilizzazione chirurgica e di riparare i legamenti acromioclavicolari». Una decisione che ha lasciati sorpresi i fan e che preoccupa in vista dei prossimi appuntamenti.
I tempi di recupero di Marquez
Sono arrivate conferme, infatti, per quanto riguarda i tempi di recupero di Marquez. Il pilota spagnolo ha terminato anticipatamente la propria stagione, con l’ultima gara a punti che resterà quella di Motegi, valida per la vittoria del titolo di campione. Il timore è che lo stop per il ducatista possa essere di qualche mese, costringendolo non solo a saltare Malesia, Portogallo e Valencia, ma anche i primi test pre-stagionali. Questi ultimi saranno un appuntamento chiave per la costruzione del nuovo motomondiale e per preparare la noto agli impegni che il pilota dovrà affrontare. Per questo motivo, la speranza di Ducati è che possa tornare in pista il prima possibile. L’appuntamento di Sepang di inizio febbraio è quello cerchiato in rosso sul calendario, ma i precedenti infortuni di Marquez lo chiamano a un recupero progressivo e prudente per evitare delle ricadute.