MotoGP, Tardozzi su Bagnaia: “Abbiamo dato tutto, ma lui…” – VIDEO
La stagione di MotoGP si sta per concludere. Il prossimo fine settimana i piloti torneranno in pista a Valencia per l’ultima gara del motomondiale, poi ci saranno i test di fine stagione prima della pausa invernale. Nel Gran Premio della comunità valenciana alcuni piloti inizieranno già a ragionare sul prossimo anno, mentre altri proveranno a inseguire gli ultimi obiettivi. Pedro Acosta si metterà a caccia della prima vittoria e del quarto posto, nel tentativo di scalzare Pecco Bagnaia, già messo alle spalle da un super Marco Bezzecchi, quest’ultimo reduce dal successo in gara lunga a Portimao. Il pilota spagnolo vorrà approfittare delle tantissime difficoltà di un avversario che vede davanti a sé la fine di un incubo.
Bagnaia deve ripartire
Nello sport, fortunatamente, ogni anno si può azzerare e ricominciare ed è quello che proverà a fare il ducatista. In questa stagione Bagnaia e il suo team le hanno provate tutte per cercare di superare dei problemi che, a distanza di quasi un anno, restano inspiegabili. La moto sembrava una ribelle in mano al suo pilota, il feeling non è mai nato tra i due e al termine del motomondiale si volteranno le spalle nella speranza di non dover più vivere momenti come questo.
Tardozzi su Bagnaia
Dal canto suo Ducati fa sapere di avere la coscienza pulita. Il team manager di Borgo Panigale, Davide Tardozzi, ai microfoni di Sky Sport, ha sottolineato ancora una volta di aver fatto tutto quello che fosse loro possibile per aiutare Pecco Bagnaia, ma com’è evidente senza riuscire nel proprio obiettivo. Nel finale di stagione il pilota torinese è migliorato, ma le difficoltà sono rimaste, seppur più lievi: «La velocità di Bagnaia non è mai stata in discussione. In questo momento non ha un rapporto di fiducia con la moto e questo gli crea difficoltà. Noi abbiamo fatto di tutto per metterlo in condizione, farlo rendere come lo scorso anno o come ha fatto in Giappone. Noi crediamo di aver fatto di tutto, se manca qualcosa dovremo parlarci, capire il perché e il per come. Credo si potrà fare anche prima di Valencia».