ATP Finals 2025, Alcaraz: “Il primato mondiale significa tutto per me”
Carlos Alcaraz fa tre su tre nel girone alle ATP Finals, si qualifica da primo per la semifinale e soprattutto blinda matematicamente il primato nella classifica ATP a fine stagione. Lo spagnolo batte Lorenzo Musetti con il punteggio di 6-4, 6-1 grazie a mezz’ora di tennis fantascientifico dal 4-4 del primo set. Alcaraz con questo successo è sicuro di chiudere al primo posto nella classifica ATP e sabato affronterà il vincente della sfida tra Alexander Zverev e Felix Auger-Aliassime. Queste le parole di Alcaraz al termine del match: “Significa moltissimo per me chiudere l’anno al numero uno del mondo. È sempre un obiettivo, all’inizio della stagione ho visto che Jannik era così lontano, ma poi da metà stagione a oggi ho messo nel mirino quell’obiettivo perché sentivo che era vicino. Ho avuto l’occasione di giocare ad altissimo livello per tanti tornei consecutivi, sono riuscito a stare vicino a Jannik e negli ultimi 3-4 tornei abbiamo lottato testa a testa. Il lavoro che abbiamo messo in campo tutto l’anno, gli alti e bassi che ho avuto, sono orgoglioso del mio lavoro e sono orgoglioso del mio team”.
ATP Finals, Alcaraz: ”Bello vedere Musetti qui, se lo merita”
Alcaraz ha poi analizzato quello che è stato il match odierno, facendo i complimenti a Lorenzo Musetti per la qualificazione alle ATP Finals: “Prima di tutto voglio dire che sono felicissimo di vedere Lorenzo giocare alle ATP Finals, è un grandissimo giocatore ed è bello averlo nel tour. Porta sempre tanto talento in ogni partita, è bellissimo da vedere e siamo cresciuti insieme, abbiamo giocato insieme fin da quando abbiamo 12-13 anni. Giocare insieme in questo palcoscenico è fantastico, è difficile giocare con lui perché può inventarsi qualsiasi colpo e devi essere concentrato su ogni punto. Sapevo giocasse in casa e dovevo stare attento, lui giocava per la qualificazione e io per il numero uno del mondo, è stata una partita tesa all’inizio. Sono cresciuto nel corso della partita, lui forse è calato fisicamente e sono riuscito a prendere in mano la partita”.