ATP Finals 2025: l’opinione di Furlan, Santopadre, Henman e Pennetta sul trionfo di Sinner con Alcaraz
Si susseguono i pareri illustri sulla fantastica sfida delle ATP Finals di Torino tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, vinta dall’azzurro con il punteggio di 7-6 (7-4) 7-5.
Il giudizio di Furlan, Santopadre, Henman e Pennetta sulla finale Sinner-Alcaraz
Di seguito, trovate le opinioni di Renzo Furlan, Vincenzo Santopadre, Tim Henman e Flavia Pennetta.
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Renzo Furlan su Sky Sport: “I valori che abbiamo in questo momento sono questi, Sinner e Alcaraz sono completamente diversi dagli altri giocatori. Però il panorama offrirà sempre qualcosina, ci sarà un cambio. Probabilmente non troppo presto, perché lo abbiamo detto mille volte quest’anno: la differenza che sono riusciti a fare questi due e che continuano a fare è abissale con gli altri. Devo essere sincero. Anche Alcaraz, su questa superficie indoor in cui ha fatto notoriamente un po’ di fatica negli anni scorsi, secondo me non è migliorato ma ha fatto proprio un salto di qualità rispetto a una o due stagioni fa. È un giocatore straordinario, che si inchina solo a Sinner. È partito in sordina a Torino perché comunque ha avuto un esordio abbastanza complicato, poi una sfida difficilissima con Fritz, però dalla terza gara in poi ho visto un Carlos spaventosamente efficace. E Jannik è una macchina da guerra”.
Vincenzo Santopadre su “La Stampa”: “Jannik è tornato a battere il suo grande rivale, l’ha fatto anche senza giocare bene. Giocando, per così dire, nel campo di Alcaraz. Penso ai due lob piazzati nel tie-break, ai punti ottenuti con la palla corta o quando è venuto a rete. Ha saputo anche tenere botta nei momenti difficili, ad esempio dopo aver preso il break all’inizio del secondo set. Non si è perso per nulla d’animo. Non è neppure lo Jannik devastante dell’anno scorso, quando aveva vinto le sue prime Finals servendo peggio di quanto ha fatto questa volta, ma risultando devastante in tutto il resto. A me piace anche per questo, perché è un attestato di forza incontrovertibile. Il problema alla gamba non mi sembra che abbia influito sulla performance. Curiosamente, a dargli una mano è stato più il momento di pausa per il malore di uno spettatore. In quel momento Sinner era un po’ agitato, doveva ancora rompere il ghiaccio. La pausa gli ha dato il tempo di ossigenarsi. Non credo che questa partita lascerà segni su nessuno dei due. Jannik, vincendo Wimbledon dopo la delusione di Parigi, aveva già dimostrato quanto sia solido mentalmente, Carlos se ne va con il numero 1. Ci attendono molte altre puntate di questa storia”.
Tim Henman su Sky Sports UK: “Carlos ha cambiato il suo stile di gioco ed è sembrato essere molto più aggressivo in attacco, cosa che è in grado di fare, ma penso che gli sarebbe piaciuto allungare gli scambi se non fosse infortunato. Lo spagnolo ha avuto le sue opportunità ma Jannik è stato in grado di rispondere. È stato poi un tie-break affascinante, con quattro o cinque palle corte e lob tutti insieme. Penso che il pubblico abbia esaltato Sinner, ma ho adorato Alcaraz dopo, con il suo sorriso sul volto a prendersi gli applausi e i cori dei fan al termine della battaglia“.
Flavia Pennetta su Sky Sport: “È stata una partita bella ed entusiasmante. Nel primo set non c’è stata una qualità di tennis incredibile, ci sono stati un po’ troppi errori, poi nel secondo set hanno espresso meglio le qualità di gioco. Ma abbiamo visto un Jannik che nonostante un servizio meno efficace e alcune cose che non hanno funzionato alla perfezione, quella che lui ricerca sempre, è comunque riuscito a portare a casa la partita. Si è vista l’emozione di Sinner, per la prima volta abbiamo visto la sua emotività. Secondo me lui sentiva tantissimo questo torneo”.