ATP Finals 2025, Sinner: “Sì alla Davis ogni due anni. Alcaraz? Una motivazione”
Tre match, tre vittorie, sei set vinti e zero persi. Le ATP Finals 2025 di Jannik Sinner ripercorrono in toto l’edizione 2024, dove l’azzurro vinse senza perdere un set il torneo che chiude la stagione tennistica. L’altoatesino affronterà domani Alex De Minaur e in conferenza stampa ha analizzato il match contro l’australiano: “Sono felice di essere in semifinale, spero di poter fare una bella partita. Il passato è passato, nei nostri incontri in alcune occasioni è stato molto vicino a me, vedremo quello che succederà domani. Lui ha sofferto dopo una sconfitta dura, ma si è ripreso rapidamente e questo dimostra come cambiano le cose nel tennis e quanto sia difficile. Contro Taylor ha giocato uno dei migliori match della sua stagione, non vedo l’ora di tornare in campo di fronte al pubblico di Torino e farò del mio meglio. Ogni tennista nel girone mi ha affrontato con le sue qualità, è difficile giocare contro loro. Tutti servono molto bene, se subisci un break è poi difficile da recuperare. Non è la prima volta che li affronto, quindi so cosa può succedere. Ben oggi ha cambiato qualcosa tatticamente, ma mi sono fatto trovare pronto e sono sempre stato lucido a gestire i punti importanti”.
ATP Finals, Sinner: “Alcaraz numero uno? Non sono super felice, devo essere onesto”
Jannik Sinner si è poi soffermato sulla Coppa Davis, argomento centrale in queste ATP Finals dopo il suo forfait e quello di Lorenzo Musetti: “La Davis è uno dei temi più caldi e interessanti. Ogni giocatore ha la sua idea, io penso che giocarla con questo tipo di calendario è difficile. In futuro mi piacerebbe vederla ogni due anni e quando ci sono due team che si affrontano all’estero non è la condizione ideale. Non ho mai giocato la vecchia Davis, andando in Argentina o in Brasile, penso che quella fosse la vera Coppa Davis. A Malaga abbiamo avuto molto sostegno, non è lontano dall’Italia. Con questo formato le finali non hanno lo stesso spirito di una volta, poterla disputare ogni due anni potrebbe essere una buona opzione”. In chiusura Sinner ha parlato anche di Carlos Alcaraz, premiato con il trofeo del numero uno del mondo a fine anno subito prima del suo match contro Ben Shelton: “Ero concentrato sulla partita che dovevo giocare. Sono felice per lui, ma se dicessi che sono super felice mentirei, sono onesto. Lui ha giocato una stagione incredibile, ha vinto otto tornei, perciò se lo merita. Sta giocando a un livello altissimo, è competitivo su ogni superficie. Anche lui ha avuto pressione e l’ha gestita molto bene, è un bravissimo ragazzo co un bel team intorno. È una motivazione per me, faremo un grande lavoro l’anno prossimo”.