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ATP Parigi 2025, Auger-Aliassime ci crede: “Sinner favorito ma c’è sempre un modo per metterlo in difficoltà”

Félix Auger-Aliassime non appare rassegnato prima della proibitiva finale del Masters 1000 di Parigi con Jannik Sinner
Félix Auger-Aliassime
Félix Auger-Aliassime (Getty Images)

Reduce dall’affermazione con Alexander Bublik in semifinale nel Masters 1000 di Parigi, Félix Auger-Aliassime è a una sola vittoria dalla qualificazione matematica alle ATP Finals di Torino, ma dovrà prima superare Jannik Sinner in Francia: “Sinner è il favorito, ma cercherò di giocare il mio miglior tennis. Nei precedenti siamo 2-2, ma lui è il favorito sulla carta. Abbiamo giocato un buon match a New York, ma alla fine è stato lui ad avere la meglio. Le prime volte che l’ho battuto era ancora un giovane Jannik, non il giocatore completo che è oggi. È migliorato tanto”.

La chiave secondo Auger-Aliassime per battere Sinner

Il canadese non si sente comunque battuto in partenza: “Giocare contro di lui è sempre una sfida stimolante: ti costringe a essere estremamente disciplinato tatticamente e a eseguire il tuo gioco quasi alla perfezione per vincere. Dovrò essere pronto, ridurre al minimo gli errori e provare a portare a casa la partita. Ora sono più maturo, accetto anche i giorni difficili. Cerco di migliorarmi come giocatore ma anche come persona. Come uomo sono rimasto lo stesso, ma tennisticamente ho fatto grandi progressi: il servizio è più stabile, rispondo meglio e il rovescio è più solido. Sono diventato un giocatore più completo. A New York ho avuto momenti in cui sentivo di poter girare la partita. È stato incoraggiante: questi giocatori non sono imbattibili. Sono fortissimi, certo, ma c’è sempre un modo per metterli in difficoltà. Non voglio guardare troppo avanti, ma vedo cosa succede nel circuito. Jannik e Carlos sono a un livello altissimo, ma anche altri come Fritz stanno mostrando grande continuità. Io sto lavorando per restare lì vicino. È un ottimo periodo per me, il più costante della mia carriera“.

La differenza rispetto alla prima finale in un Masters 1000

Alla seconda finale in un Masters 1000 dopo quella persa a Madrid con Andrey Rublev nel 2024 per 4-6 7-5 7-5, il nativo di Montreal si sente molto maturato rispetto alla scorsa stagione: “Lì ero molto nervoso, ho avuto crampi nel secondo set. Stavolta mi sento più sereno, più in pace con me stesso. Credo che domani riuscirò a gestire meglio le emozioni e a mantenere il livello per tutta la partita”.