Tennis

ATP Shanghai 2025, Medvedev: “Non gioco per i soldi altrimenti non avrei preso tutte quelle multe”

Daniil Medvedev a tutto campo dopo essersi qualificato per il 3° turno del Masters 1000 di Shanghai
Daniil Medvedev
Daniil Medvedev (Getty Images)

Tutto facile per Daniil Medvedev all’esordio nel Masters 1000 di Shanghai dove ha sconfitto Dalibor Svrcina con il punteggio di 6-1 6-1.

Medvedev e le multe

A Bolshe!, il moscovita parla del suo approccio a questa professione: “Ho paura di sapere quante multe ho pagato nel corso della mia carriera. Questo dimostra perfettamente che non gioco per i soldi. Se giocassi solo per i soldi, non farei nulla di folle in campo. Ma sono le emozioni, è la vita ed è lo sport. Se mi mostrassero l’importo totale delle mie multe, probabilmente mi metterei a piangere. Sarebbe bello vivere senza multe, ma sono un ragazzo che ha emozioni in campo e non posso farci nulla”.

Le basse aspettative per Shanghai e l’addio a Cervara

Al sito dell’ATP, l’ex n. 1 della classifica mondiale rivela di non avere grandi aspettative per questo torneo: “Non mi aspetto nulla. Voglio solo provare a giocare un buon tennis. Devo procedere passo dopo passo per tornare dove voglio essere. Amo la Cina come Paese. Mi sento bene qui e questo può aiutarmi a disputare buone partite. Sono ancora lontano da dove vorrei essere. Non in termini di tennis ma dal punto di vista della fiducia perché bisogna giocare molti tornei. Uno non è mai abbastanza. Con Tien sono andato vicino a batterlo in un match molto difficile. Ma ho vinto tre incontri importanti contro avversari fortissimi. L’addio a Cervara? Avevo bisogno di provare qualcosa di nuovo. Quando mi sono separato da Gilles, non ho toccato una racchetta per due settimane dopo gli US Open. Il giorno in cui ho ricominciato stavo giocando al meglio della stagione, a un livello in cui avrei perso contro pochissimi avversari. Questo mi ha dato fiducia. È stato difficile cambiare allenatore. Ho lavorato con Gilles per 10 anni meravigliosi. Abbiamo provato ogni passo del percorso, ma qualcosa ha smesso di funzionare. Non è stata una decisione facile, ma ho quasi 30 anni e decidere da solo dove voglio arrivare è una cosa positiva”.