Tennis

ATP Toronto 2025, Rune chiarisce su Agassi: “Non mi segue nei tornei”. E su Alcaraz…

Dopo aver battuto Mpetshi Perricard, Holger Rune comunica che Andre Agassi non lo seguirà nei tornei
Holger Rune
Holger Rune (Getty Images)

Dopo il tremendo k.o. all’esordio a Wimbledon per mano di Nicolas Jarry, Holger Rune torna a vincere un match ufficiale a Toronto, piegando in due set il francese Giovanni Mpetshi Perricard.

Rune non verrà seguito da Agassi nei tornei

In conferenza stampa, il danese chiarisce i termini dell’accordo con Andre Agassi: “L’ho contattato dopo il Roland Garros. abbiamo parlato, ci siamo sentiti al telefono trascorrendo poi qualche giorno insieme. Ero davvero emozionato di conoscere la sua opinione sul mio gioco e di capire il suo punto di vista. Volevo capire se potesse aiutarmi a migliorare. Ci siamo allenati per tre giorni. Tre giorni ovviamente non cambiano radicalmente le cose, ma è stato bello. Non verrà con me ai tornei e non è il mio allenatore, ma sicuramente resteremo in contatto. È molto simpatico e rispetto tanto la sua visione del tennis. È incredibile e la sua carriera è stata pazzesca”.

La distanza da Alcaraz

Il nativo di Gentofte riflette poi sul divario che lo separa da Jannik Sinner e Carlos Alcaraz dopo che quest’ultimo ha sottolineato l’enorme differenza tra loro due e il resto dei tennisti: “Vedi così tanta differenza tra Alcaraz e Sinner e il resto dei giocatori? Credo che giocare costantemente a quel livello faccia davvero la differenza. Se la domanda è: ‘Pochi tennisti possono raggiungere il loro livello e batterli?’. Credo che la risposta sia sì perché lo abbiamo visto in passato. Carlos ha dato vita a una incredibile serie di vittorie. Penso che entrambi siano riusciti a esprimere quel livello con costanza. È molto difficile e ci vuole grande dedizione. È quello su cui sto lavorando. Credo di avere un buon gioco e, come ho dimostrato in passato, posso sfidarli e vincere qualche partita contro di loro. Sono i due giocatori contro cui vuoi competere nelle finali più importanti. Non c’è niente di meglio che giocare quel tipo di partite”.