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Cina sotto accusa: rubati i dati cerebrali di Sinner per scopi militari?

Una fascia elettronica utilizzata da Jannik Sinner sarebbe servita al governo cinese per impossessarsi dei suoi dati cerebrali per scopi bellici
Jannik Sinner
Jannik Sinner (Getty Images)

Quello che sembrava essere uno strumento per migliorare le prestazioni mentali sul campo nasconde, forse, uno dei più grandi scandali di sorveglianza informatica nello sport moderno: i dati cerebrali di Jannik Sinner e di altre star mondiali come Iga Swiatek e il pilota di Formula 1, Charles Leclerc, sarebbero stati trasmessi alla Cina per scopi militari.

Sinner involontariamente al centro di uno scandalo di spionaggio internazionale

Secondo una indagine condotta dal giornalista Pablo Torre del media investigativo Hunterbrook, la società BrainCo, specializzata in tecnologie neurocognitive, sarebbe legata a entità affiliate al governo cinese: il suo prodotto di punta, la fascia elettronica FocusCalm, utilizzata da diversi atleti di fama mondiale, sarebbe uno strumento di raccolta di dati cerebrali a scopi militari.

Le vittime: Jannik Sinner, Iga Swiatek, Charles Leclerc e la sciatrice Mikaela Shiffrin che hanno tutti indossato questo dispositivo destinato a migliorare la concentrazione e la gestione dello stress tramite l’analisi delle onde cerebrali.

Ma secondo i documenti ottenuti da Hunterbrook, i dati di queste sessioni sarebbero stati trasmessi senza il loro consenso a server cinesi. L’obiettivo? Allenare intelligenze artificiali capaci di preparare meglio l’esercito cinese a situazioni di combattimento sotto stress estremo.

Secondo indiscrezioni riportate su X, Swiatek avrebbe immediatamente smesso di usare il dispositivo, mentre fonti vicine a Sinner lo definiscono tradito e preoccupato; esperti di cybersicurezza chiedono, già, l’apertura di una indagine indipendente guidata dall’ONU o dell’Interpol, mentre sia il governo italiano che quello polacco sarebbero, già, stati informati d’urgenza.