Cobolli e Bove, storia di un’amicizia profonda: dalle giovanili della Roma ai successi
Una notte magica quella vissuta da Flavio Cobolli che trascina l’Italia in finale di Coppa Davis vincendo un match incredibile contro Zizou Bergs al termine di quella che è stata una vera e propria maratona. I due atleti non si sono risparmiati e quindi alla fine del tie break, concluso 17-15, Cobolli non ha trattenuto l’emozione e ha esultato strappandosi la maglietta.
Cobolli, la speciale dedica a Bove dopo il match contro Bergs
Tante poi le dediche e i ringraziamenti ma ce n’è una in particolare che tocca le corde del cuore: quella al suo amico di sempre Edoardo Bove che, ieri, era sugli spalti a fare il tifo: “Ci tenevo a dedicare questa vittoria a mia mamma, che non è solita venire a questi appuntamenti. A mio fratello e a un mio grande amico che spero possa tornare a giocare a calcio”, queste le parole del tennista con il calciatore che non è riuscito a trattenere l’emozione.
Cobolli e Bove, l’amicizia nata ai tempi della Roma
L’amicizia che li lega è do fatto non solo di lunga data ma anche speciale. Cobolli e Bove hanno giocato insieme nelle giovanili della Roma. Cobolli era un terzino destro e solo nel 2016, a 14 anni, ha deciso che la sua vita sarebbe stata dedicata al tennis ma con i colori giallorossi nel cuore.
Cobolli e Bove, un legame che va oltre lo sport
I due hanno mantenuto negli anni una profonda amicizia: Cobolli non si perde una partita della Roma neanche dall’altra parte del mondo. Bove lo sostiene ed è sempre presente da quando, purtroppo, ha dovuto smettere di giocare a calcio. Insomma un rapporto strettissimo e un’amicizia sincera e, chissà, che quell’augurio di Cobolli per Bove, di tornare a giocare, non possa presto trasformarsi in realtà.