Coppa Davis 2025, Binaghi: “Aveva ragione Sinner, siamo uno squadrone”

“Aveva ragione Sinner: non avevamo bisogno di lui perché abbiamo una squadrone”. Queste le prime parole ai microfoni della Rai del presidente della FITP Angelo Binaghi dopo la conquista della terza Coppa Davis consecutiva da parte dell’Italia. Gli azzurri, guidati da capitan Volandri e trascinati dal duo romano composto da Matteo Berrettini e Flavio Cobolli, sono riusciti a fronteggiare le assenze dei primi due tennisti italiani, Jannik Sinner e Lorenzo Musetti: “Hanno dimostrato sul campo il valore e l’attaccamento alla squadra, al nostro Paese, alle nostre istituzioni. È una grande famiglia, come dicono Berrettini e Cobolli. Dovete pensare alle prestazioni, Cocciaretto e Paolini con gli USA in finale: li mettete insieme e avete una visione chiara di quello che abbiamo costruito per il secondo anno di fila”. 

Coppa Davis 2025, Binaghi: “Ci mancano solo gli Internazionali d’Italia nel singolare maschile”

Binaghi ha poi messo nel mirino il prossimo traguardo nel 2026, che non è il poker nella Coppa Davis ma la conquista degli Internazionali d’Italia nel singolare maschile: “Questa è una competizione, con questa formula, che spesso è stata vinta da un solo giocatore, come era successo al Canada con Felix Auger-Aliassime nel 2022. Noi invece abbiamo vinto tre volte con otto-dieci giocatori diversi. Questa è la consacrazione: nonostante tre mesi di stop forzato ingiusto a Sinner, nonostante svariate settimane di infortuni del nostro numero 2 (Musetti, ndr), siamo la Nazione più forte del mondo. Ora dobbiamo vincere gli Internazionali d’Italia nel singolare maschile e fare un’altra grande festa come questa. Sinner deve tornare numero 1, Musetti deve entrare tra i primi 4-5 e se lo sarebbe meritato anche quest’anno, Errani deve giocare tutta la vita, da Paolini ci aspettiamo tanto”.