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Coppa Davis 2025, Cobolli corregge: “È questo il giorno più bello della mia vita”

Flavio Cobolli batte Zizou Bergs dopo tre ore e 4 minuti e conquista il punto che regala all’Italia la finale di Coppa Davis 
Flavio Cobolli
Flavio Cobolli (Getty Images)

L’altro giorno dopo la vittoria contro Misolic avevo detto che era il giorno più bello della mia vita, ma questo lo ha superato”. Si corregge Flavio Cobolli e ha tutta la ragione per farlo dopo una battaglia epica contro Zizou Bergs che gli è valsa il punto decisivo per conquistare la finale di Coppa Davis. “Sono andato da Zizou a fine partita perché mi sono immedesimato in lui – ha detto Flavio Cobolli in conferenza stampa – potevo essere al suo posto e ho provato a confortarlo, lottiamo per lo stesso obiettivo, onorare un intero Paese. Mi sarebbe piaciuto ricevere la stessa reazione nel caso in cui avessi perso. Ho vinto perché volevo questa vittoria, ho creduto in me stesso per più di tre ore. Aver già giocato queste partite in Coppa Davis mi ha aiutato molto, ho più consapevolezza nei miei mezzi vista anche la grande stagione che ho disputato. Mi sento bene, sto bene in campo e ho ancora voglia di lottare”.  

Coppa Davis 2025, Cobolli: “Ho vinto con mio padre, questa è la nostra forza”

Cobolli ha poi parlato del rapporto con il papà-allenatore Stefano e dell’apporto di tutto il team nel successo di oggi: “Sono orgoglioso della squadra, ho tenuto la maglietta strappata per ricordo. Non ho esultato per Djokovic, lui è il mio giocatore preferito ma oggi ho provato a diventare Hulk. Riguarderò tante volte questa partita, è stata pazzesca. La reazione di papà è normale, oggi abbiamo vinto in due e questa è la nostra grande forza. È stato anche delicato nei suoi atteggiamenti oggi. Mi ha aiutato tanto anche Volandri, mi ripetevo spesso le sue parole. Ero cosciente del fatto che potessi perdere, ma ho cercato di fare quello che mi riusciva meglio. Sono stato coraggioso e freddo, non mi sono posto troppe domande. Ho cercato di giocare il mio tennis, credo di essermi meritato questa vittoria lottando con il sangue alla bocca”. 

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