L’Italia vola in semifinale di Coppa Davis e ringrazia la coppia romana composta da Matteo Berrettini e Flavio Cobolli. Dopo il successo del classe ’96, Cobolli ha chiuso il quarto di finale battendo con il punteggio di 6-1, 6-3 in un’ora e 5 minuti di gioco l’austriaco Misolic. Il romano ha parlato così in conferenza stampa: “Mi sento benissimo. È stata una partita fantastica. Alla fine mi sono commosso un po’, giocare con la maglia azzurra è sempre un sogno. Ho giocato una partita incredibile, quindi sono davvero felice per la mia prestazione, ma anche per la vittoria. Mi piace la pressione, mi piace giocare questo tipo di partite. Quando ho pressione, significa che ho voglia di giocare, quindi mi sento benissimo. Ho dormito bene, molte ore, quindi… Alla fine ero felicissimo. Ovviamente qua è una competizione diversa, ci sono molte più persone rispetto a un torneo normale. Io provo ad essere sempre me stesso e adesso ho un team che mi conosce meglio e sa come prendermi. Filippo e i membri dello staff mi hanno aiutato tanto in questi giorni, ma lo fanno, come ha detto Filippo prima, durante tutto l’anno. Li sento sempre molto vicini e quando sono venuti qui l’anno scorso a Bologna e quest’anno, per me è sempre più facile perché è già una situazione che conosco, sono già momenti che ho vissuto durante l’anno e quindi è come se fossi in famiglia, è come se fosse un team un po’ più grande rispetto al solito, ma molto unito, molto compatto e che lotta per lo stesso obiettivo”.
Coppa Davis 2025, Cobolli: “Con Bergs ho giocato l’anno scorso a Bologna, ci conosciamo bene”
Cobolli si è poi soffermato sul prossimo avversario in Coppa Davis, il Belgio che gli azzurri affronteranno venerdì in semifinale: “Sono una squadra davvero solida. Conoscevo quel ragazzo perché Collignon ha la mia stessa età, lo conosco da molto tempo. Gioca molto bene, specialmente in Coppa Davis. Ha vinto due partite incredibili con l’Australia. Ho giocato a Bologna l’anno scorso con Zizou, quindi conosciamo molto bene anche lui. Siamo pronti ad affrontarli. Ogni partita però è diversa, dobbiamo mettere tutta la nostra energia per giocare il nostro miglior tennis. Sicuramente il fattore casa aiuta, io l’ho detto, è stata la partita più bella della mia vita, ma perché ho sempre sognato di giocare davanti a questo pubblico, giocare in Italia, con persone che io amo, e quindi è veramente importante per noi avere anche l’aiuto del pubblico, e oggi ci ha dato una grande mano, ma ce l’ha da sempre, la sentiamo anche nei tornei che facciamo durante l’anno, sono tanti i tifosi adesso che vengono a sostenerci, e questo ci aiuta tanto, credo che anche oggi e venerdì ci possa dare veramente tanto aiuto”.