Coppa Davis 2025, il rimpianto di Moutet: “Mi sento un pagliaccio”
“Ora probabilmente diranno che sono un pagliaccio, mi sento esattamente così in questo momento”. Esordisce così in conferenza stampa Corentin Moutet, dopo la sconfitta contro Raphael Collignon che ha complicato il cammino della Francia nelle final eight della Coppa Davis. I transalpini, dati tra i favoriti viste le assenze di Sinner e Musetti per l’Italia e Alcaraz per la Spagna, sono stati eliminati vista la sconfitta di Rinderknech contro Zizou Bergs. In conferenza si è partiti subito con il “tweener” scelto da Moutet nel dodicesimo gioco del secondo set, punto da cui è nato il break che ha deciso il secondo parziale: “Mi aspettavo questa domanda, forse non come prima. Cosa vuoi che dica? È stata la scelta migliore? Non ne sono sicuro, ma l’ho fatto un sacco di volte e la gente mi ha chiamato genio in quei caso. Lo stress e la tensione della partita mi hanno spinto a farlo”.
Coppa Davis 2025, Moutet: “Deluso dalla mia prestazione”
Moutet ha spiegato cosa gli è mancato in questo match che è costato carissimo nel cammino della Francia in Coppa Davis: “È difficile fare la scelta giusta, anche se per le persone certe scelte sembrano piuttosto stupide. Anche per me ora lo è, non so veramente cosa dire. Era un punto importante e avrei dovuto chiuderlo con una volée, se potessi giocherei in maniera diversa. È facile criticare quando le cose non vanno bene, non devo essere troppo duro con me stesso. Devo però essere onesto e ammettere che avrei potuto fare una scelta migliore. Qui non gioco per me stesso, ci sono i compagni di squadra, lo staff e le persone che lavorano per noi, oltre all’intero Paese che ci supporta. È una responsabilità più grande, non ho esperienza in Coppa Davis. Sono piuttosto deluso dalla mia prestazione”.