Tennis

Djokovic sceglie le due partite più belle della carriera. Il retroscena sull’arrivo di Becker come coach

Spazio ai ricordi per Novak Djokovic in questa off season in cui parla delle due sfide che l’hanno consacrato ai posteri
Novak Djokovic
Novak Djokovic (Getty Images)

Ospite del canale YouTube Hellenic Championship, Novak Djokovic sceglie i due incontri più grandi a cui abbia mai partecipato.

Le due partite più belle scelte da Djokovic

Il 24 volte campione Slam non sembra avere dubbi: “La finale degli Australian Open 2012 contro Nadal è stata la finale del Grande Slam più lunga mai giocata (una maratona di 5 ore e 53 minuti vinta dal serbo per 5-7 6-4 6-2 6-7 7-5 e conclusa con una scena diventata iconica che vede i due giocatori piegati dai crampi durante la cerimonia di premiazione – NdR) e quella contro Federer a Wimbledon nel 2019 (finale vinta da Nole per 7-6(5) 1-6 7-6(4) 4-6, 13-12(3) dopo aver annullato due match-point, NdR). Sono state le migliori battaglie a cui abbia mai partecipato”.

Il retroscena legato all’arrivo di Becker come coach

Emerge, poi, un retroscena inedito legato alla scelta di Boris Becker come allenatore alla fine del 2013 con il tedesco che lo svela al programma La Revuelta: “Sono rimasto sorpreso che mi abbia chiamato, mi ha chiamato nell’ottobre 2013, quando ha perso il posto di numero uno a favore di Rafael Nadal, quindi era solo il numero due. Il suo agente mi ha chiamato e mi ha chiesto se mi immaginavo di allenarlo. Ha detto che non era più il numero uno e che aveva perso due finali del Grande Slam contro Nadal”.

Nole si è, poi, ripreso il n. 1 della classifica ATP il 7 luglio del 2014 con Bum Bum al suo fianco.