Favino incorona i tennisti “attori”: Sinner-Alcaraz ‘I duellanti’ mentre Zverev e Bublik…
Pierfrancesco Favino è Raul Gatti nel film uscito in tutte le sale “Il Maestro”. Non solo un film sul tennis ma anche sulle complicazioni della vita e sulla difficoltà di uno sport bellissimo ma allo stesso tempo molto duro.
Eppure lo stesso Favino era da giovane un appassionato di questo sport: “Da bambino giocavo più che altro contro il muro, non aver giocato con continuità è un grande rimpianto. Per questo sono stato felice di poter fare questo film, che è la storia del regista Andrea Di Stefano. È stato un bravo tennista e mi ha aiutato molto a entrare nel personaggio”.
Favino: “Sinner spaventoso per costanza mentale e fisica”
Impossibile non parlare anche di Sinner che proprio Favino ha avuto la fortuna di vedere nelle recenti Atp Finals a Torino: “Sinner è Sinner. L’ho visto in azione alle Finals: Jannik è semplicemente spaventoso, per costanza mentale e forza fisica. Se non fosse italiano? Non lo so, non ci penso nemmeno e non voglio entrare in questo argomento”.
Sull’essere ora il numero due al mondo: “Se sei il numero due hai davanti quello che vuoi diventare. Il numero uno è solo, essere numero uno fa paura, il numero due ha qualcuno che lo ripara dal vento”
Favino: “Anche Shelton e Cobolli hanno facce da film”
Sinner le Finals le ha vinte battendo proprio Carlos Alcaraz e, la rivalità tra i due, potrebbe essere una vera e propria sceneggiatura per un film: “In generale mi sembra che il rapporto fra Sinner e Alcaraz richiami ‘I duellanti’ di Ridley Scott”.
Ma non finisce qui perché per Favino sono tanti i tennisti che con la faccia da attori: “Musetti per il quale sono stato con il fiato in sospeso alla Finals, Zverev che potrebbe fare il cattivo, Bublik. Anche Shelton e Cobolli hanno facce da film”.