Tennis

Gaudenzi risponde a Sinner: “Il format di Cincinnati ha migliorato l’evento”

Il presidente dell’ATP, Andrea Gaudenzi, è convinto che il format di Cincinnati con la finale in programma lunedì sia quello giusto per il torneo
Andrea Gaudenzi
Il presidente dell'ATP Andrea Gaudenzi (Getty Images)

Alla vigilia della finale del Masters 1000 di Cincinnati contro Carlos Alcaraz, Jannik Sinner rivela di non gradire particolarmente l’atto conclusivo in programma lunedì, ma il presidente dell’ATP, Andrea Gaudenzi, è invece molto soddisfatto del format dell’evento in Ohio.

Le motivazioni di Gaudenzi

Intervistato da SuperTennis, il faentino è perentorio sull’argomento: “Il passaggio a un format di 12 giorni ha dato ai tornei il tempo, la stabilità e la fiducia per pensare in grande, quanto sta accadendo a Cincinnati ne è l’esempio perfetto. Hanno intrapreso un progetto di riqualificazione da 260 milioni di dollari, in più fasi, che migliorerà ogni aspetto dell’evento. E non sono solo miglioramenti estetici. I ricavi generati da queste migliorie vanno direttamente ai giocatori grazie al modello di profit sharing. È esattamente il tipo di investimento strutturale di lungo termine di cui ha bisogno il nostro sport e che è stato possibile solo grazie al nuovo format”.

I tennisti possono scegliere il proprio calendario

Gaudenzi fa, poi, una osservazione in cui evidenzia come i tennisti abbiano la libertà di decidere il proprio calendario: “I giocatori scelgono il proprio calendario. È una libertà rara nello sport professionistico. In molti sport c’è una tendenza chiara verso un aumento delle competizioni, basta guardare al calcio, con il Mondiale per Club ampliato che è stato lanciato quest’estate. Il nostro calendario è complesso. La stagione è lunga e raggiungere la fase finale ogni settimana è molto impegnativo. Ma è anche uno sport individuale: un giocatore può uscire al primo turno, un altro può vincere il titolo. Trovare una soluzione che funzioni per entrambi non è facile e non si può costruire un calendario pensando solo a un’unica categoria di giocatori. Tutti i gruppi devono essere considerati”.