Tennis

Il retroscena di Panatta su Sinner: “L’ho visto due volte”. Poi la previsione agghiacciante sul futuro del tennis

Mai banale Adriano Panatta che è tra i massimi esperti di tennis in Italia e non solo
Adriano Panatta
Adriano Panatta (Getty Images)

Il tennis italiano sta vivendo la sua età dell’oro per cui un grande campione del passato, Adriano Panatta, viene spesso sollecitato per esprimere opinioni sempre molto interessanti sull’evoluzione di questo sport.

Panatta e Sinner

Ospite insieme al suo grande amico Paolo Bertolucci di Dee Jay Chiama Italia, il campione del Roland Garros 1976 svela un retroscena sul suo rapporto con Jannik Sinner: “Mi fermano per strada e mi chiedono “Come sta Sinner?” Io Sinner l’ho visto due volte in vita mia. Ciao ciao, come stai, bravo bravo. Tutto qua quello che ci siamo detti. La Rai ha fatto circa sei milioni di utenti per la finale di Coppa Davis. C’è una parte di gente che segue il tennis, che è praticante, e poi come tutte le cose gente che guarda per moda. Come quando Alberto Tomba ha cominciato a vincere ed erano tutti sciatori”.

Il futuro del tennis secondo Panatta

Molto inquietante la previsione dell’ex capitano della nazionale italiana di Coppa Davis sul futuro del tennis: “Si è molto uniformato il modo di giocare. Io ho predetto che fra una decina d’anni, massimo 15 anni, saranno tutti giocatori come quelli che ci sono nella NBA. Alti 2 metri e 10, che servono a 350 km/h, almeno finisce il tennis e non se ne parla più”.