Il rimpianto di Zverev: “Ero a 45 punti dal 1° posto della classifica ATP”. E sui Masters 1000…

Ospite del podcast “Nothing Major Podcast”, Alexander Zverev ricorda agli ex tennisti Sam Querrey, John Isner e Steve Johnson un fatto che molti hanno probabilmente dimenticato quando il tedesco arrivò ad un passo dal 1° posto della classifica ATP al momento dell’infortunio nella semifinale del Roland Garros 2022 con Rafa Nadal.
L’amaro ricordo di Zverev
Il teutonico ricorda con tristezza quell’evento: “Stavo giocando uno dei migliori tennis della mia vita. Se avessi perso, pazienza, milioni di persone hanno perso contro Rafa sulla terra rossa. Ma ciò che molti non sanno è che ero a soli 45 punti dalla vetta del ranking mondiale. Mi bastava vincere un solo match, in qualsiasi torneo, per diventare numero 1. Questo è stato ciò che mi ha fatto più male, perché stavo giocando il mio miglior tennis. Nel 2021 ho vinto sei titoli, tra cui la medaglia d’oro olimpica, le ATP Finals e due Masters 1000. Avevo iniziato bene il 2022, raggiungendo le semifinali a MonteCarlo, la finale a Madrid e poi le semifinali a Roma e al Roland Garros. Poi è arrivato l’infortunio alla caviglia. Oltre a tutto questo, sentivo anche di essere nella posizione migliore per vincere uno Slam, che fosse Wimbledon o gli US Open”.
Il giudizio negativo sul nuovo format dei Masters 1000
Il n. 3 del ranking mondiale non apprezza la durata allungata dei Masters 1000: “Penso che questo sia un tema su cui l’ATP deve davvero riflettere e trovare una soluzione. Non ho parlato con un singolo giocatore a cui piacciano i Masters da due settimane. E credo che non piacciano nemmeno ai tifosi. Non gli piace dover aspettare due giorni per vedere di nuovo il loro giocatore preferito. Capisco che il tennis sia un business, ma non sono sicuro che questo modello stia funzionando molto bene in questo momento”.