Bastoni nell’angolo di Sinner. Un tifoso dal Centrale: “Portaci la coppa”

Due tifosi in più alla faccia della rivalità calcistica. Nonostante la fede rossonera, Jannik Sinner oggi ha accolto nel suo angolo Alessandro Bastoni e Joaquin Correa durante il match di terzo turno del Masters 1000 di Roma contro Jesper De Jong. Dopo un inizio vicino alla perfezione, l’altoatesino ha avuto un piccolo calo a metà del primo set, salvo poi mettere in discesa il match chiudendo col punteggio di 6-4 6-2. Un successo che permette così a Sinner di tornare per la terza volta in carriera agli ottavi di finale del Masters 1000 di Roma e potrà prendersi la rivincita con Francisco Cerundolo, che lo eliminò due anni fa. Sinner non è ancora al 100% come ha ammesso lui stesso a fine partita, ma vincere gli permetterà di continuare il rodaggio in vista del Roland Garros, che rimane il suo obiettivo principale.
Bastoni e Correa nell’angolo di Sinner: il tifo interista si fa sentire
Non semplici ospiti degli Internazionali, Alessandro Bastoni e Joaquin Correa sono stati al fianco del team Sinner durante tutto il match. Sotto il sole torrido del Foro Italico i due calciatori nerazzurri hanno seguito attentamente la sfida, esaltandosi su almeno due passanti di rovescio di Sinner di pregevole fattura. Dopo il successo ottenuto contro il Torino in casa nerazzurra c’è tempo per riposare qualche giorno e preparare al meglio il match contro la Lazio che si giocherà domenica. Per questo Inzaghi ha dato qualche ora di libertà ai suoi e la coppia Bastoni-Correa ne ha approfittato per seguire da vicino il numero uno del mondo. Nonostante il pareggio di ieri del Napoli il tifo nerazzurro è focalizzato esclusivamente sull’appuntamento del 31 maggio a Monaco di Baviera, la finale di Champions League contro il PSG. Un tifoso interista presente sul Centrale ha espresso il desiderio di tutto il popolo nerazzurro prima dell’inizio dell’ultimo game tra Sinner e De Jong: “Bastoni portaci la coppa”. Desiderio espresso, starà ora ai nerazzurri esaudirlo tra meno di tre settimane.