Internazionali BNL d'Italia

Il boom degli Internazionali di Roma: una macchina da soldi anche grazie a Sinner

Successo clamoroso dell’edizione 2025 degli Internazionali d’Italia a Roma
Angelo Binaghi
Angelo Binaghi (Getty Images)

Anche grazie all’esplosione dei tennisti italiani, Jannik Sinner su tutti, gli Internazionali di Roma sono diventati un modello gestionale di successo oltre a rappresentare il biglietto da visita del tennis italiano che vive il suo periodo d’oro con un azzurro in finale nel torneo maschile dopo un’assenza di ben 47 anni (Adriano Panatta nel 1978).

I conti degli Internazionali d’Italia

Quando il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, subentrò nella gestione del torneo romano, i ricavi erano di 5,8 milioni di euro nel 2002, nel 2011 è diventato un combined event con maschi e femmine in contemporanea e in quell’edizione si toccò quota 16 milioni, mentre nel 2016 venne  superata quota 30.

La stima per il 2025 è stratosferica con circa 80 milioni di euro di fatturato con oltre 400.000 presenze che porterà gli introiti da biglietteria verso 35 milioni; in crescita anche pubblicità e sponsorizzazioni a 25, i diritti TV tra Sky e Rai ne portano in dote altri 15 ai quali si aggiungono i 5 da retail e food.

Da non dimenticare, infine, che nel 2028 arriverà il tetto sopra il Centrale con l’aggiunta di 2.000 e il sogno di arrivare presto a essere, finalmente, il quinto Slam al fianco di Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open.