Internazionali di Roma 2025, il rimpianto di Fognini: “Sognavo di vincere qui”

Anche se era abbondantemente nell’aria, fa comunque un certo effetto sentire l’annuncio di Fabio Fognini riguardo la sua ultima partecipazione agli Internazionali d’Italia a Roma: “Era giusto farlo qui perché è il torneo che ho amato di più“.
Il rapporto di Fognini con Roma
Il sanremese ripercorre il suo rapporto con il torneo capitolino alla Gazzetta dello Sport: “All’inizio è stato un rapporto tormentato, ma solo perché volevo dare troppo, però con il passare degli anni la gente ha capito la passione che ci mettevo, ha compreso che sono sempre stato me stesso, senza finzioni: mi sarebbe piaciuto vincerlo, ma adesso è tempo di dedicarsi di più alla famiglia“.
Il motivo d’orgoglio per Fabio
In un certo senso, il marito di Flavio Pennetta può essere considerato l’apripista del periodo d’oro dell’Italia nel tennis: “Mi fa piacere essere stato in un certo senso l’apripista del rinascimento azzurro e sono orgoglioso di ciò che ho ottenuto, da bambino non l’avrei neanche sognato: ho iniziato con i Moya, i Ferrero e i Safin, attraversato l’era dei Big Three e ho fatto in tempo ad affrontare Sinner e Alcaraz. Per me è bello sapere che ho lasciato qualche traccia anche in mezzo a campioni del genere“.
La vittoria più bella
Fabio individua, poi, il successo da incorniciare: “Se non la più bella, la vittoria più iconica è quella con Nadal agli US Open del 2014 quando ho recuperato due set in uno Slam a Rafa: quella volta ho fatto il Federer“.