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Masters 1000 Roma, Musetti: “Bloccato dalla tensione. A Parigi per giocare il miglior tennis”

Finisce in semifinale l’avventura di Lorenzo Musetti nel Masters 1000 di Roma dopo la sconfitta odierna con Alcaraz
Lorenzo Musetti
Lorenzo Musetti (Getty Images)

Il sogno di Lorenzo Musetti nel Masters 1000 di Roma si interrompe in semifinale per mano di Carlos Alcaraz. Lo spagnolo si qualifica in finale battendo l’azzurro col punteggio di 6-3, 7-6 in due ore di gioco. Musetti ha analizzato così la prestazione odierna in conferenza stampa: “Onestamente oggi è stata una giornata difficile, sono entrato in campo con grande mentalità ma poi dopo i primi punti ho iniziato a faticare nel tenere quell’atteggiamento che ho mostrato nei mesi scorsi e che mi ha aiutato a recuperare da situazioni difficile. Il vento ha messo tutto in ombra, per me è stato difficile e credo che entrambi non siamo riusciti a mettere in mostra il nostro tennis. Ero troppo concentrato sulle cose negative oggi, per questo sono molto deluso dall’opportunità che ho mancato”. La palla corta nel tie-break? “È stata una cazzata (ride, ndr). Non so perché ho fatto 28 errori nel primo set, è stata una performance negativa e ho fatto fatica a trovare il campo. Anche Carlos non ha giocato il suo miglior tennis, il campo aveva condizioni completamente diverse rispetto ai giorni scorsi. La tensione mi ha bloccato, sia il braccio che le gambe, facevo fatica a muovermi e questo mi ha spinto a fare tanti errori. La chiave è stata la maggiore solidità di Carlos, ha gestito meglio alcuni momenti difficili. Abbiamo avuto entrambi degli alti e bassi, anche quando ero avanti di un break nel secondo set ero troppo concentrato sugli aspetti negativi e non ho guardato il tabellone pensando di essere avanti. Mi concentravo su un cattivo rimbalzo, sull’ombra o sul vento, ho cercato troppi alibi. Anche nel tie-break ho fatto tante scelte sbagliate ed estemporanee, è stato un intero match di confusione”.

Masters 1000 Roma, Musetti: “Parigi? Sui cinque set mi sento bene. Carlos superiore a tutti sulla terra”

Analizzando invece Alcaraz, Lorenzo Musetti ha parole al miele per lo spagnolo: “Credo che Carlos sia un altro fenomeno che viene criticato troppo e inutilmente. C’è poco da criticare, basta vedere i suoi numeri. Anche se oggi non abbiamo espresso il nostro miglior tennis come ad esempio si era visto a Monte-Carlo, si giocava meglio e le condizioni di oggi hanno cambiato la partita, ma ha pochi punti deboli. Magari non ha un servizio devastante come Zverev, ma è sempre molto aggressivo e cerca di comandare il gioco. In dei momenti è ingiocabile, poi abbassa l’intensità e quello è l’aspetto su cui sta lavorando di più. Oggi mi ha dato un po’ di spazio, il break del secondo set me l’ha concesso lui, ma si parla di piccolezze. Ho una grandissima stima di Carlos e credo che sulla terra il miglior Carlos lo vedo favorito al momento con chiunque, compreso Jannik. Come ha fatto vedere lo scorso anno al Roland Garros sul lungo e sui cinque set può essere superiore”. Prossimo obiettivo per Musetti il Roland Garros, appuntamento dove l’azzurro può sognare visto il bronzo olimpico conquistato in quel di Parigi la scorsa estate: “Il mio lavoro quotidiano che sto mettendo in campo tra allenamenti e partite è importante, spero di avere questo atteggiamento anche la prossima settimana prima del Roland Garros. Non voglio concentrarmi solo sulla prestazione negativa di oggi, ma voglio prenderla come una lezione per il prossimo torneo. Sui cinque set mi sento bene, so che fisicamente sto al meglio e mi stimola giocare tre su cinque, anzi mi permette di sfruttare maggiormente il mio tennis. Le condizioni del Roland Garros mi hanno sempre permesso di giocare un bel tennis e spero di farlo anche nei prossimi giorni”. 

Masters 1000 Roma, Musetti: “Migliorato nel gioco e nell’atteggiamento. Zverev? Può difendersi, almeno così vince”

Quanto è cresciuto Musetti e cosa manca per battere i top? L’analisi la fa lo stesso tennista carrarino: “ Non so quanti match ho giocato da Monte-Carlo, ma credo di non aver mai gestito 15 partite con quest’atteggiamento nella mia carriera. Venivo da tanti match con grande continuità e costanza, ci sta avere una giornata negativa. Non è stato il momento migliore per una giornata no, ma può succedere. Meglio qui che nella semifinale di Parigi, è una lezione per il prossimo appuntamento che è ancora più importante di questo. Ho sentito molti miglioramenti nel mio gioco e nel mio atteggiamento, di certo non si sono visti oggi. Se voglio vincere questi tornei devo battere questi avversari. Si parla fondamentalmente di due giocatori e basta, gli altri magari togliendo Draper li ho battuti tutti i top ten che ci sono. Carlos l’ho battuto in finale ad Amburgo ma anni fa, lui, Jannik e Draper sono gli unici che non ho ancora battuto. Per entrare nell’olimpo del ranking queste sono le partite da vincere, intanto però giochiamole poi troverò il modo per essere ancora più competitivo. Spero di tornare nuovamente a giocarmi l’occasione per qualificarmi alla finale qui a Roma”. Due battute finali su Zverev, che dopo la sconfitta con Musetti aveva definito il gioco dell’azzurro come esclusivamente difensivo: “Ognuno pensa a quello che vuole, se ha visto il match così va bene. Abbiamo giocato anche su altre superfici e l’esito è stato lo stesso, se ha visto che ho aspettato l’avversario può farlo anche lui, magari riesce a vincere la partita”.