La denuncia di Tirante: “Abuso di potere all’aeroporto di Cancun”

Reduce dal k.o. al primo turno nel Masters 1000 di Cincinnati per mano del nostro Luca Nardi, Thiago Tirante si è immediatamente trasferito a Cancun per prendere parte al torneo challenger in programma dall’11 al 17 agosto.
Tirante bloccato all’aeroporto di Cancun
Il tennista argentino è, però, stato vittima di un brutto incidente non appena sbarcato in Messico come denunciato dal sudamericano su Instagram: “Voglio condividere una situazione ingiusta che ho vissuto venendo a Cancun. Arrivando con le mie valigie, sono stato fermato per un controllo. Aprendole, hanno trovato delle corde per la mia racchetta. Ho spiegato loro che facevano parte del mio equipaggiamento da lavoro. Tuttavia, mi hanno detto che non le consideravano un bene personale. Mi è stato detto che dovevo pagare il 19% di tassa sul valore delle corde. Quando ho chiesto di mostrarmi la legge o il documento che lo stabilisce, hanno risposto che, se non avessi pagato, avrebbero tenuto il mio passaporto. Di fronte a questa minaccia e senza una spiegazione giuridica, non ho avuto altra scelta che pagare. È un abuso di potere ed è inaccettabile dover passare attraverso questo”.
Il 24enne nato a La Plata ha un bilancio di tutto rispetto nel 2025 (33-22) grazie principalmente a un ottimo rendimento nei tornei challenger.