Tennis

L’attacco di Roddick a Djokovic: “A cosa ti riferisci quando parli di monopolio?”

Inattesa intervento a gamba tesa da parte di Andy Roddick nei confronti di Novak Djokovic
Andy Roddick
Andy Roddick (Getty Images)

Le critiche di Novak Djokovic nei confronti dell’ATP provocano l’inaspettata reazione da parte di Andy Roddick che, nel suo popolare podcast, invita il 38enne serbo a essere più chiaro.

Cosa aveva detto Djokovic

In una intervista rilasciata al media serbo Sportal, il 24 volte vincitore Slam si era espresso in termini critici nei confronti dell’ATP: “Attualmente nel tennis c’è un monopolio, così come in altri grandi sport mondiali a questo livello. Molti media che si occupano di tennis scelgono di non scrivere di questo argomento perché non è nell’interesse di chi li paga: è un gioco vizioso e un circolo vizioso, ma finché avrò voce in capitolo, la userò. Grazie all’azione della PTPA siamo riusciti, direttamente e indirettamente, a forzare alcune decisioni dell’ATP e a riconsiderare alcune scelte, Direttamente un po’ meno perché non ci permettono di entrare nel sistema e di essere parte del tavolo decisionale di avere una partecipazione diretta nel sistema, ma indirettamente abbiamo risolto molte cose in modo positivo e provocato una reazione”.

La replica di Roddick

Il nativo del Nebraska commenta le parole di Nole: “Quando parla di monopolio, a cosa si riferisce: al monopolio del circuito? Al monopolio dei Grande Slam? A tutto questo insieme? Parla del ‘sistema’. A quale sistema si riferisce nello specifico? Parla di ‘monopolio’, ma quale monopolio? A dire il vero, penso che Novak abbia ottime intenzioni. I giocatori e lo spogliatoio in generale lo adorano, hanno imparato a valorizzarlo come un autentico leader di questo sport. Tuttavia, se vuole uscire e dire certe cose, allora diciamole per come stanno veramente. Questo argomento circola da molto tempo. Sì, credo che dovrebbe esistere un sindacato dei giocatori, ma penso che siano i giocatori stessi a dover decidere chi è quella figura per loro. Non credo che tu possa creare un sindacato e affermare di rappresentare tutti; non è il modo in cui funziona e di certo non ha funzionato così per la PTPA (Professional Tennis Players Association)“.