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Le reazioni alla morte di Pietrangeli: i messaggi commossi di Nadal, Cobolli, Fognini, Volandri, Malagò, Garbin e Pennetta

Grandissima commozione per la scomparsa di Nicola Pietrangeli a 92 anni
Rafa Nadal
Rafa Nadal (Getty Images)

Non tardano ad arrivare i messaggi commossi sui social per la morte di Nicola Pietrangeli, scomparso all’età di 92 anni dopo una vita ricca di successi.

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Le reazioni alla morte di Pietrangeli

Flavia Pennetta pubblica una storia su Instragam con la foto di Pietrangeli aggiungendo un cuore rosso.

Ciao Nik” e un cuore spezzato: è il pensiero di Fabio Fognini che in una storia su Instagram pubblica una foto in cui abbraccia Pietrangeli.   

Le parole di Giovanni Malagò: “Nicola è un amico di famiglia, ma di quelli ristretti, lo sanno tutti: famiglia Pietrangeli, Pesci e Malagò. Abbiamo fatto tutte le vacanze insieme, da sempre, legati in un modo quasi da libri di storia. Sabato pomeriggio sono stato a trovarlo con un amico in comune di famiglia, sono stato a parlare con i figli Marco e Filippo che erano lì, poi uscendo dalla camera mi sono messo a piangere. Vedere un uomo come Nicola, forte come una quercia, sempre così energico, così sempre al centro della vita, in quelle condizioni, mi ha fatto pensare speriamo che il prima possibile finisca questo calvario. Era lucido, lo voglio ricordare però in un altro modo. Gli dico grazie, storia personale e affetti che onestamente non si dimentica”.

Ciao Nicola“. L’ha scritto Flavio Cobolli in una storia sul suo profilo Instragram: l’eroe assieme a Berrettini dell’ultima edizione della Coppa Davis vinta dall’Italia ha inserito anche quattro cuori rossi sotto l’immagine di Pietrangeli.

Le parole di Rafa Nadal: “Ho appena saputo della triste notizia della dipartita di un grande del tennis italiano e mondiale. Le mie più sentite condoglianze a tutta la sua famiglia, il figlio Filippo, e tutta la famiglia del tennis italiano. DEP Nicola”.

Filippo Volandri: “Oggi il nostro tennis perde un gigante. Nicola Pietrangeli è stato il primo idolo e il primo vero punto di riferimento per chiunque abbia amato questo sport. Per noi che indossiamo o abbiamo indossato la maglia azzurra, non è mai stato soltanto un grande campione del passato. Dalla battuta ironica al consiglio più serio, aveva sempre il modo giusto per farti riflettere e per ricordarti cosa significhi rappresentare l’Italia. Era libero, diretto, autentico: per questo unico.
Ha aperto la strada a tutti noi. Le sue vittorie, la sua personalità e il suo modo di vivere il tennis hanno permesso all’Italia di credere di poter competere ai massimi livelli. Siamo cresciuti con i suoi racconti, con la sua passione travolgente, con la sua capacità di farci sentire parte di una storia più grande. Perdiamo un simbolo e un maestro, ma il suo spirito resterà con noi, in ogni Coppa Davis e in ogni ragazzo che entra in campo con la maglia azzurra. Grazie, Nicola, per tutto ciò che hai rappresentato e continuerai a rappresentare per il nostro tennis
”.

Tathiana Garbin: “Nicola per me è stato molto più di un grandissimo campione. È stato un punto fermo del nostro tennis, una presenza che sentivi sempre lì, anche quando non era fisicamente accanto a te. Per la mia generazione, e per tutte quelle che sono venute dopo, rappresentava una guida silenziosa: un esempio, una voce autorevole, il custode vero della nostra storia. Aveva un modo unico di trasmettere amore per questo sport e per la maglia azzurra. Bastavano poche parole, una battuta, un aneddoto… e subito ti ricordava quanto fosse speciale ciò che stavamo vivendo. Era diretto, sincero, autentico. Ascoltarlo era un privilegio, perché ogni volta ti lasciava qualcosa dentro. La sua storia resterà per sempre intrecciata a quella di Lea Pericoli: insieme hanno acceso la prima grande luce del tennis italiano, facendo innamorare intere generazioni e dando stile, anima e identità al nostro movimento. Oggi perdiamo una pietra miliare del nostro sport, ma quello che Nicola ci ha lasciato va ben oltre i risultati e i trofei. Vive nelle nostre Nazionali, nelle ragazze che scendono in campo con il sogno di indossare l’azzurro, in chi ogni giorno lavora per portare avanti quei valori che lui ha incarnato così bene. Grazie Nicola, per la strada che hai aperto e per l’esempio che continuerai a essere per tutti noi. Buon viaggio, leggenda“.

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