L’incredibile motivo della rottura del contratto tra Djokovic e Sergio Tacchini: “Vinceva troppo”
Non si diventa GOAT per caso e Novak Djokovic ha dimostrato sin dall’inizio della sua carriera di essere un giocatore speciale, probabilmente troppo per l’azienda Sergio Tacchini che l’ha sponsorizzato nella prima parte della sua vita tennistica.
La causa della rottura tra Djokovic e Tacchini
Nel 2009, il serbo firma un accordo decennale con Sergio Tacchini che decide d’investire sul nativo di Belgrado con la prospettiva di vederlo arrivare col tempo al n. 1 della classifica ATP: il problema è che questo accade troppo in fretta.
I titoli ATP si susseguono e le vendite del marchio decollano, ma per Tacchini i continui successi di Nole diventano insostenibili con continui bonus da elargire: inevitabile la chiusura anticipata del contratto dopo due soli anni con la società sull’orlo del baratro.
Per Djokovic prima Uniqlo e poi Lacoste
Nel 2012, Djokovic firma, così, con Uniqlo, attratto dalla visione globale del marchio giapponese, mentre dal 2017 si unisce a Lacoste con un accordo del valore di quasi nove milioni dollari all’anno a cui si aggiunge quello con le scarpe Asics per un valore di quattro milioni dollari annui: la sensazione è che nessuno dei due marchi si sia pentito dell’investimento fatto sul 24 volte campione Slam.