L’opinione di Panatta su Cahill con Sinner anche nel 2026: “È rimasto per un motivo”. E su Musetti…
In collegamento con la Domenica Sportiva, Adriano Panatta parla della prosecuzione del rapporto tra Darren Cahill e Jannik Sinner.
Panatta spiega le motivazioni di Cahill
Il campione del Roland Garros nel 1976 ha una opinione precisa: “Sinner non possono batterlo i sei giocatori che sono qui a Torino. Solo Alcaraz in finale potrà provarci. Se è giusto che Cahill resti con Jannik? Io ho la mia teoria su questa storia. Secondo me Darren rimane al fianco di Sinner perché crede che abbia le possibilità di fare il Grande Slam, ovvero vincere tutti e quattro gli Slam della prossima stagione come fece l’australiano Rod Laver. Non è semplice, chiaramente, perché sono passati decenni dall’ultima volta che accadde ma io penso che Cahill ci pensi seriamente. Nell’era dei coach, che hanno un peso che quando giocavo io non avevano, potrebbe essere il primo allenatore a portare un suo giocatore a vincere il Grande Slam. Questa è la sua motivazione secondo me“.
Il giudizio di Musetti
Panatta fa, poi, una previsione sul percorso di Musetti alle ATP Finals di Torino: “Dove può arrivare? Se raggiungesse la semifinale sarebbe un ottimo traguardo. Il suo girone non è impossibile, Alcaraz a parte. Con gli altri due secondo me se la gioca alla pari. Non sarebbe male vedere almeno un italiano in finale. Il livello qui è altissimo e quindi anche Musetti deve alzare la sua qualità, non gli basterà giocare come ha fatto nelle ultime due o tre settimane. Se vuole entrare tra i migliori quattro del Master dovrà alzare di molto il livello del suo tennis”.