Tennis

Medvedev spiega l’assenza al Six Kings Slam: “Per due motivi”. Ecco quali

Dopo aver raggiunto i quarti di finale nell’ATP 250 di Almaty, Daniil Medvedev rivela perché non è presente quest’anno al Six Kings Slam
Il tennista Daniil Medvedev
Daniil Medvedev (Getty Images)

Buona partenza per Daniil Medvedev ad Almaty dove supera l’australiano Adam Walton con il punteggio di 7-5 7-6 (7-0), qualificandosi per i quarti di finale dove affronterà l’ungherese Fabian Marozsan.

Medvedev chiarisce perché ha preferito Almaty al Six Kings Slam

Presente nella prima edizione del Six Kings Slam, dove era stato sconfitto da Jannik Sinner all’esordio, l’ex n. 1 della classifica ATP rivela i due motivi per cui non è in campo quest’anno a Riad al sito Championat: “Ho perso molto terreno in classifica. In linea di principio, il primo motivo è perché sapevo che inizialmente non sarei stato invitato. Sono invitati sei dei migliori, poi ci sono state defezioni. Io nel frattempo mi ero iscritto in Kazakistan e se mi iscrivo a un torneo allora gioco. Se ho fatto un patto con qualcuno, se prendo accordi, allora mantengo la parola data: questo è il secondo motivo. Ecco perché sono qui ad Almaty e non mi pento di nulla. E poi c’è anche la valutazione ranking: qui le partite valgono punti e io devo risalire in classifica. Mi piace essere qui in Kazakistan. Sono stato ad Astana tante volte. Sono arrivato un po’ in ritardo da Shanghai, quindi non ho avuto molto tempo per vedere Almaty. Fanno un ottimo lavoro. Per la categoria 250 è un torneo davvero fantastico e probabilmente tornerò qui molte volte: è un 250 molto vicino a un 500”.

Il rapporto con Johansson e il finale di stagione

Il moscovita parla anche del nuovo coach Thomas Johansson, sottolineando poi di non nutrire speranze di qualificarsi per le ATP Finals di Torino: “Finora le cose stanno andando bene con Johansson. Abbiamo ottenuto buoni risultati in Cina. Quando inizi a giocare meglio, vuoi giocare di più. Non abbiamo avuto tempo di fare nulla di grosso. Tuttavia, per ora tutto funziona bene. Siamo arrivati da Shanghai dove le condizioni erano terribili. Quindi in questi giorni ci siamo concentrati più sul recupero che sul tennis. Ma soprattutto stiamo cercando di aggiungere alcuni piccoli dettagli nel mio gioco. Questo è ciò su cui stiamo lavorando. Visto che non c’è quasi nessuna possibilità di arrivare a Torino, Almaty, Vienna e Parigi sono i miei ultimi tre tornei quest’anno. Ecco perché ho deciso di iscrivermi a tutto”.