Mouratoglou duro con Ivanisevic per i commenti su Tsitsipas: “Non si allena così”

Le pesanti critiche avanzate da Goran Ivanisevic nei confronti di Stefanos Tsitsipas dopo aver iniziato la collaborazione in avvio di una stagione sull’erba che non ha regalato soddisfazioni al greco hanno fatto il giro del mondo.
Mouratoglou attacca Ivanisevic
In particolare, lo storico coach di Serena Williams, Patrick Mouratoglou, interviene per prendere le difese dell’ateniese: “In realtà, il coaching non ha nulla a che fare con questo; non ha nulla a che fare con ciò che Goran Ivanisevic ha suggerito dicendo tutte queste cose in un’intervista sul suo nuovo giocatore, Stefanos Tsitsipas. Non c’è bisogno di alimentare i troll con tutti questi commenti. Ha detto che Stef non ha fatto nulla di giusto, che deve cambiare tutte le sue abitudini, ma se Goran accetta di lavorare con Stefanos, è probabilmente perché sa già che non sta facendo le cose correttamente, e quindi devono essere cambiate. Stef sta attraversando un momento difficile; è da molto tempo che non ottiene gli stessi risultati di prima, ma questa è la realtà, e non c’è altra scelta che accettarla. Quando ho iniziato a lavorare con Serena Williams o Naomi Osaka, anche loro stavano attraversando un brutto periodo. Goran sapeva anche che Stefanos era in difficoltà in questo momento, puntargli il dito contro non aiuta. E soprattutto: questo non è coaching. Fare coaching non è giocare, mai. Tutt’altro. Il coaching consiste nel comprendere il comportamento di una persona, nel cercare di aiutarla standole al fianco, entrambi sulla stessa barca. Giudicare non è la stessa cosa che agire, ma farlo pubblicamente è ancora peggio. Quello che mi fa pensare è che Goran si vergogna dei risultati, che vuole prendere le distanze da Stefanos, tipo: ‘Non ha nulla a che fare con me, non mi riguarda, io sto bene. È tutta colpa sua.’ Onestamente, questo non è coaching. È l’esatto contrario di ciò che dovrebbe essere il coaching. Si può parlare del proprio giocatore in pubblico, ma non gettandolo in pasto ai lupi; la maggior parte di queste conversazioni dovrebbe avvenire dietro le quinte. Non ho tutti i dettagli nemmeno io, ma da quello che ho visto, sarei sorpreso se potessero lavorare insieme correttamente. Bisogna instaurare la fiducia fin dall’inizio, ma non è così che si stabilisce la fiducia con il proprio giocatore”.